"Ci risiamo. Puntuali come le piogge in autunno, arrivano le critiche per l’Inter dopo la sconfitta in amichevole contro il Chievo e dopo una prestazione non particolarmente brillante. Chi legge i quotidiani sportivi può avere la sensazione che solo l’Inter abbia una miriade di problemi relativi ad acquisti, cessioni, gioco, organizzazione societaria e chi più ne ha più ne metta.

Leggendo i soliti giornali e ascoltando i programmi di calcio, sembra che Gasp lavori in continuo stato confusionale, che Moratti sia impazzito per aver ceduto Etò e che Branca brancoli nel buio in questo pazzo mercato estivo.

Coloro che quest’anno criticano la cessione di Etò sono gli stessi che criticarono la società per aver tenuto la scorsa stagione Maicon e Milito.
Coloro che quest’anno criticano l’eccessivo uso di acerbi e giovani talenti come Castaignos, Alvarez  e Johanatan, sono gli stessi che parlavano di ringiovanire la rosa.

Dunque signori mettiamoci d’accordo e cerchiamo di essere obiettivi e non catastrofisti nei giudizi.
E’ chiaro che Gasperini avrà bisogno di tempo per amalgamare il tutto, per rendere familiari certi meccanismi tattici. E’ vero che con la vendita di Etò si perde qualità in attacco, ma è anche vero che un top player a mezzo servizio con poca voglia di sacrificarsi per la squadra, secondo i nuovi dettami tattici,  non porta valore aggiunto a nessuno. E’ vero anche che i giovani non ben sostenuti rischiamo di bruciarsi troppo presto. Ma da qui a vedere tutto nero ce ne passa. Anche i fischi di ieri sera li trovo alquanto ingenerosi e fuori luogo. Il sostegno alla squadra deve esserci sempre e comunque, soprattutto nei momenti meno brillanti.

Se poi vogliamo volgere lo sguardo in casa degli altri, sembra che tutto procede bene. La Juve che deve ancora trovare la quadratura del cerchio con una squadra costruita ex novo, non pare faccia notizia, così come una Roma già fuori dall’Europa League. Per non parlare del Milan, che pare sia ormai il campione di tutto, e che per il mister Allegri è secondo solo al Barcellona di Guardiola. Mercato perfetto per i rossoneri, chiuso con il capolavoro Aquilani, anche se non si parla dell’addio di un talento come Pirlo, ma anche questo è un affare fantastico messo a segno dalla dirigenza di Milanello. Inoltre come non ricordare il centrocampo milanista che come età media non scherza, ma mentre per l’Inter si parla  di giocatori bolliti e datati per il Milan si parla di persone con esperienza che possono solo contribuire alla forza della squadra. Ma dopotutto se piove a Milanello si parla di perturbazione passeggera, e se accade ad Appiano si parla di uragani e catastrofi.

Bè c’è poco altro da aggiungere se non che è giusto attendere il calcio giocato, i primi risultati e non solo, per dare un giudizio su certe scelte, sia in termini di tecnico che di nuovi acquisti. Anche perché in passato nessuno conosceva i vari Maicon, Julio Cesar, Lucio, e via dicendo ma poi sappiamo tutti come è andata a finire".

Stefania

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 28 agosto 2011 alle 23:42
Autore: Redazione FcInterNews
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