Nella squadra dei sogni disegnata dall’ex interista Walter Zenga per Sportweek, squadra dalla quale “ho lasciato fuori campioni come Rummenigge, ma questa è la formazione del cuore, dell’affetto e dell’amicizia. Ciascuno di questi 11 mi ha lasciato qualcosa come uomo” come sottolinea in premessa. È tanto lo spazio riservato agli interisti dalla bandiera nerazzurra.

Tacconi; Bergomi, Ferri, Baresi, Maldini; Berti, Ancelotti, Matthaus; Baggio, Mancini; Vialli. Questo l’undici scelto dall’uomo ragno che sceglie Tacconi “perché ai rivali di ruolo - e lui quando giocava è stato il mio alter ego - bisogna sempre riconoscere qualità e meriti” spiega. 

Bergomi “sempre a destra perché da giocatore sgroppava bene su quella fascia. A lui mi legano gli anni all’Inter, anni di condivisione che hanno lasciato in eredità un’amicizia profonda” ammette. Concetto che ben si applica anche a Riccardo Ferri “generoso e applicato, ci sta a pennello in questa difesa che ancora oggi giocherebbe con la sigaretta in bocca”.

Nicola Berti che con “Matthaus sono le mie mezze ali preferite: potenza, corsa, inserimenti, piedi di qualità”. E sul tedesco, “il solo straniero della mia squadra. In alternativa, Maradona, che non ho messo titolare perché fa parte di un’altra galassia”.

 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 01 ottobre 2022 alle 13:27
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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