Mario Sconcerti analizza, nell'editoriale di oggi per il Corriere della Sera, il cambio di rotta generale nel calcio italiano. "L'Inter ha vinto molte partite ma non ha mai convinto. Tra il calcio di Conte e quello di Guardiola c’è la stessa differenza che esiste tra Carducci e Ungaretti", secondo Sconcerti. In compenso si sta tornando, si legge, al "gioco all’italiana, così scarno da sembrare prosa, così poeticamente pratico. Pirlo e Conte hanno oggi la possibilità di interpretarlo e di avere buoni esecutori. C’è poi il Milan che è l’evoluzione del calcio italiano, non a caso Pioli è un ex difensore di classe".

Aggiunge Sconcerti che "il nostro, oggi, è un campionato di mezzo tra l’avanguardia e la vecchiaia, dominato dai grandi attaccanti, Ronaldo, Ibra, Lukaku, Immobile, cioè la parte facile, evidente, del calcio. Non era così da tanto tempo. Non fatevi sviare dalla comunicazione populista. Da 11 anni a questa parte chi ha vinto la classifica dei cannonieri non giocava nella squadra che ha vinto lo scudetto".

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 10:00
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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