Davide Santon racconta a Tuttosport i motivi che lo hanno spinto al ritiro. Dice di avere "le ginocchia distrutte" e di aver dato "tutto" per il calcio, di aver "sacrificato davvero il mio corpo". "Ho ricevuto tantissimo, ma sono consapevole di aver dato il 200% per i sacrifici che ho fatto. Se ti infortuni, devi lavorare tre volte di più rispetto a quelli che stanno bene", dice.

Tra i momenti più belli, la famosa gara contro il Manchester United e Cristiano Ronaldo. "Lo avevo studiato, conoscevo i suoi movimenti, ero tranquillo, consapevole dei miei mezzi. Altro che paura, prima della gara ero eccitato, non vedevo l’ora di scendere in campo. Con la paura fai figure di m..., con l’autostima arrivi lontano. Quella partita mi lanciò nel mondo del calcio". Santon ricorda anche l'esordio con l'Inter. "Nei primi mesi andavo sempre in tribuna e al massimo giocavo in Under 19. Una volta venni schierato terzino sinistro, io non lo avevo mai fatto. Mourinho non era convinto di Maxwell e pensava a me in quel ruolo. Prima di Natale mi venne detto che avrei giocato contro il Cagliari, ma restai in panchina. Chiamai il mio procuratore per dirgli di andare via: volevo giocare, fare esperienza e il Palermo, in A, mi garantiva addirittura la titolarità. Stavo per accettare, ma ecco la Coppa Italia: senza dirmi niente, scopro di essere nell’undici di partenza. Da lì non sono più uscito sino al termine della stagione. Vinsi il mio primo scudetto. Ma la verità è che poi nei primi due anni di carriera avevo raggiunto tutto quello che un calciatore sogna in carriera. Mourinho? Lui è stato quello che mi ha lanciato e quello con cui ho finito. Con le parole Mou è sempre il numero uno. Può vincere ancora, credo che il suo sogno sia lo scudetto con i giallorossi. Il momento più bello? L’Inter, tutte le vittorie. I nerazzurri mi hanno dato tutto, a livello affettivo resteranno sempre nel mio cuore. Ma quello più spensierato l’ho vissuto al Newcastle: stavo alla grande fisicamente e mentalmente". 

Infine il prossimo Inter-Roma. "Sono due squadre in difficoltà. Del pareggio non se ne fa nulla nessuno. Il match potrebbe essere deciso da una giocata di un top: un Lautaro o un Dybala per intenderci".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 27 settembre 2022 alle 09:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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