Tuttosport analizza la prova di ieri di Lautaro, ancora una volta croce e delizia: superlativa con il gol del 2-0, ingenuo nel causare il penalty che riapre la contesa. "Paradossalmente Lautaro aveva fatto tutto bene, benissimo per un quarto d’ora. Perché la parte facile per l’argentino è quella che per molti altri potrebbe essere difficile. Segnare gol difficilissimi, bellissimi, preziosissimi. Come quello realizzato ieri, compendio di tecnica e mentalità da killer, considerato il tempismo opportunissimo: ha segnato appena due minuti dopo la rete del vantaggio di Acerbi. Sembrava il colpo del ko. Piccola nota a margine: Martinez con la rete di ieri è il terzo giocatore nella storia dell’Inter ad andare in doppia cifra di gol nelle prime 8 gare giocate dai nerazzurri in una stagione di Serie A, dopo Giuseppe Meazza (11 nel 1935/36) e Antonio Valentin Angelillo (16 nel 1958/59)".

Poi, però, ecco l'inciampo. "È infatti sempre lui, il capitano interista, a causare il rigore che rimette in pista il Bologna. Abbatte Ferguson su un corner, quando proprio non ce ne sarebbe stato bisogno. Si poteva fare meglio, oppure si poteva cercare un intervento con più malizia. Anche perché i rossoblù fino in quel momento sembravano frastornati, incapaci di trovare un modo efficace per arginare un’Inter a tratti sontuosa. Invece il fallo di impeto dell’attaccante nerazzurro ha quasi sicuramente scritto la storia di un’altra partita. Quella in cui il Bologna resta per pochissimo tempo a distanza di sicurezza, per poi nel secondo tempo pareggiare i conti". Un errore che pesa.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 08 ottobre 2023 alle 10:18 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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