Come sta la galassia della proprietà del Manchester City? Male, molto male. In 5 anni, sono andati persi circa 600 milioni di euro. "Il Manchester City, trionfatore in Premier League per la quinta volta negli ultimi sei anni e in attesa di disputare le finali di Champions e di FA Cup con il Treble nel mirino, ha registrato ricavi per 731 milioni e profitti per 49 milioni nella scorsa stagione. Nonostante le ombre su sponsorizzazioni fittizie e altre alchimie contabili con tanto di indagine della Premier e 115 capi d’imputazione, Mansour bin Zayed, che prelevò il club nel 2008, sta riuscendo in Inghilterra a coniugare risultati e bilancio. Lo stesso non si può dire per le altre squadre acquistate in giro per il mondo", sottolinea la rosea.

Gli investimenti della galassia dove dal 2013 sono stati riuniti diversi club sotto l'insegna del City Football Group, infatti, non vanno bene. "Attualmente ne fanno parte dodici team, di cui due con quote di minoranza: Manchester City (posseduto al 100%) in Inghilterra, New York City (80%) negli Usa, Troyes (100%) in Francia, Girona (48%) in Spagna, Melbourne City (100%) in Australia, Lommel (100%) in Belgio, Montevideo Torque (100%) in Uruguay, Mumbai City (65%) in India, Sichuan (30%) in Cina, Yokohama Marinos (20%) in Giappone e le ultime arrivate: il Palermo (acquisito l’80% per 15,5 milioni) da luglio 2022 e il Bahia (90%) da qualche settimana - si legge -. La profittabilità del gruppo è un miraggio. In 10 anni sono state accumulate perdite consolidate per 850 milioni. Solo nell’ultimo quinquennio si sono polverizzati 600 milioni: nel 2021-22 deficit di 163 milioni, nonostante i 49 milioni di profitti del Manchester City. Una tendenza costante. Ciò significa che le altre squadre dello sceicco sono in profondo rosso".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 01 giugno 2023 alle 11:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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