Nessuno è imbattibile, neppure il City di Guardiola unanimemente riconosciuta coma la migliore squadra al mondo. Lo spiega bene la Gazzetta dello Sport che, pur sottolineando il valore enorme degli inglesi, ricorda come in stagione siano arrivate (poche) sconfitte che possono suggerire qualcosa a Inzaghi.

In particolare, vengono riportate a galla i ko con il Tottenham e il Brentford. "Conte ha difeso con il 5-4-1: i due quinti molto bassi, le ali in ripiegamento all’altezza dei due mediani per una linea molto stretta per ostruire le ricezioni sulla trequarti. Il baricentro però non è stato da catenaccio: se si abbassa troppo, le punte esterne raddoppiano sulle ali di Pep (servirà l’aiuto di Lautaro, con Conte lo faceva). Gli Spurs però non avevano rinunciato alla pressione alta: così è arrivato il gol di Kane dopo uno scippo a Lewis in costruzione bassa (ma lì adesso c’è Stones) - si legge -. In modo analogo era riuscito il blitz del Brentford all’Etihad. 3-5-2 come quello di Inzaghi, blocco basso, sponde aeree di Toney per l’inserimento della mezzala (Dzeko per Barella o Mkhitaryan...) e azioni partite da lontanissimo (ci ha provato anche il Crystal Palace, ma ribaltato da 0-2 a 4-2). Sono armi che l’Inter conosce: in Champions i nerazzurri hanno il secondo maggior numero di tiri arrivati in contropiede (12), dietro solo al Milan (13). Occhio però: abbassarsi troppo significa esporsi a Haaland, che ama appostarsi sul secondo palo, e ai tiri da lontano".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 08 giugno 2023 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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