L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport svolge un’analisi a tutto tondo del big match fra Juventus e Inter in scena domani sera all’Allianz Stadium dalle ore 20.45, a porte chiuse in virtù delle disposizioni governative di fronte all’emergenza coronavirus.

Il quotidiano si sofferma in primis sulle chiavi tattiche a disposizione di Maurizio Sarri. Grande attenzione, anzitutto, viene data all’atteggiamento aggressivo dei bianconeri nel match di San Siro all’andata a soffocare l’iniziativa nerazzurra. La Juventus domani punterà sul pressing alto per rubare palla in modo da ripartire alti, con Dybala in prima linea nel tridente offensivo a svariare nelle soluzioni e Bentancur in costante marcatura sulla regia di Marcelo Brozovic. Il 4-3-3 tipico di Maurizio Sarri ha sostituito nel tempo il 4-3-1-2, puntando sul voler annullare il gioco a trazione laterale dei nerazzurri, trasformandosi in fase di non possesso in un 4-4-2 con Cuadrado ala andante ed equilibratore, ad allinearsi coi centrocampisti, e Matuidi esterno sinistro. Sempre in casa Juventus, infine, una menzione in particolare viene rivolta alla necessità di accelerare la manovra rispetto al match contro il Lione; la soluzione, dunque, la si può trovare nell’esplosività di Douglas Costa inserito in corso d’opera a mediare l’atteggiamento passivo negli ultimi tempi di Miralem Pjanic.

Per quanto concerne Antonio Conte, invece, la rosea si sofferma in primis sulla risposta dei nerazzurri al probabile pressing su De Vrij e Brozovic, i due play nerazzurri, in virtù tra l’altro della prolungata assenza di Stefano Sensi. Diverse, quindi, le soluzioni a disposizione di Antonio Conte: anzitutto il fraseggio a centrocampo con le mezzali Vecino e Barella, in modo da alzare il baricentro nerazzurro in fase offensiva e creare densità nella metà campo avversaria. I cambi di gioco sulle fasce, poi, fra Ashley Young e Antonio Candreva, soluzione più volte adottata dall’Inter nel corso del match. Infine i lanci lungi a premiare le sponde Lukaku e i movimenti senza palla di Lautaro Martinez; queste, al momento, sembrano essere le soluzioni più probabili di fronte all’atteggiamento tattico che ci si aspetta dai bianconeri. La fase offensiva, poi, sarebbe sostenuta dagli inserimenti senza palla di Matias Vecino, centrocampista di nome ma attaccante aggiunto nel sangue, in virtù della sua abilità nel sapersi far trovare in area di rigore, specialmente sulle palle inattive. Il jolly, quindi, a disposizione di Antonio Conte sarebbe l’inserimento in corso d’opera di Christian Eriksen. Difficile che il fantasista danese prenda parte all’incontro dal primo minuto, considerando le tempistiche nel recuperare appieno la forma fisica e, soprattutto, per potersi giocare una carta vincente in qualsiasi momento di necessità. Dalla possibilità di schierarlo trequartista a premiare i movimenti di Lukaku e Martinez al passaggio al 4-4-2, con l’ex Tottenham falso esterno sinistro libero di svariare sulla trequarti a garantire ulteriori geometrie rispetto a quelle già messe da De Vrij e Brozovic.

Stefano Carnevale Schianca

Sezione: Rassegna / Data: Sab 07 marzo 2020 alle 09:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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