Gara da dentro o fuori oggi per l'Inter in Europa League. "Fra i molti compiti gravosi che attendono Stefano Pioli, uno dei più complicati è convincere la squadra della sua forza, e dunque delle sue prospettive, facendole dimenticare un particolare non secondario: pure comportarsi d’ora in poi da vera Inter potrebbe non bastare, a questo punto". Lo evidenzia la Gazzetta dello Sport, che spiega come il destino nerazzurro - tanto in Italia quanto in Europa - non dipenda più solo e soltanto dalla squadra di Pioli. "In campionato sarà come camminare su un tapis roulant scivoloso: il tecnico parla (giustamente) di Champions ancora possibile, ma sarà una corsa a handicap non solo perché servirà una media punti molto alta, ma anche perché andranno scavalcate almeno sei squadre. In Europa, stasera, sarà come passeggiare sul ciglio di un burrone con un’imbragatura stretta in vita dal Southampton: dati i disastri combinati fin qui, vincere in Israele non basterà a tornare padrona del suo destino (poi servirà una vittoria 2-0 contro i cechi, nell’ultima gara del girone a San Siro) se contemporaneamente gli inglesi non vinceranno a Praga".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 24 novembre 2016 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print