E' un Mondiale strano per definizione quello in Qatar, anche per quanto si sta vedendo in campo, dove si stanno prendendo la scena più i portieri degli attaccanti. "In questi giorni, incrociando negli stadi i vari Mario Kempes, Gary Lineker, Ronaldo il Fenomeno, Gabriel Batistuta… li abbiano salutati e ammirati come divinità uscite da un calcio che non c’è più, quello dei grandi cannonieri - il pensiero espresso da Luigi Garlando nel suo 'tema del giorno' sulla Gazzetta dello Sport -. A giudicare dal Mondiale qatarino e, in particolare, dalle semifinaliste rimaste in gara, i tempi sono cambiati. Il 9 titolare dell’Argentina, Lautaro Martinez, in 5 presenze non ha mai segnato entro il 90’. Ha trovato la porta solo nella serie finale dei rigori contro l’Olanda. Due gol li ha fatti la sua riserva, il giovane Julian Alvarez. La Croazia rimpiange un padrone del ruolo potente e carismatico come Davor Suker. In Qatar, a dispetto di una mediana lussuosa, si è dovuta arrangiare con onesti mestieranti del gol come Kramaric, Livaja, passato anche da Empoli e Cesena, e Petkovic, che segnava in B nel Trapani di Serse Cosmi. Si arrangia in attacco anche il sorprendente Marocco che non ha un reparto all’altezza della difesa blindata e del centrocampo illuminato. Yussef En-Nesyri, punta del Siviglia, in realtà un paio di gol ce li ha messi, ma non ha il peso risolutivo di Amrabat sul centrocampo".

L'eccezione che conferma la regola, secondo il giornalista, è rappresentata dal francese Olivier Giroud: "Un centravanti che sta dando grandi soddisfazioni, la Francia ce l’ha: Olivier Giroud. Ha già messo 4 palloni in rete e mandato a casa l’Inghilterra nei quarti, ma non avrebbe dovuto esserci, riserva del Pallone d’oro, Karim Benzema, infortunato. Al momento quindi la recita più convincente nel ruolo l’ha resa una controfigura. No, non è un Mondiale per numeri 9, almeno per ora". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 12 dicembre 2022 alle 12:06
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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