Il Corriere dello Sport oggi in edicola analizza le tournée estive in giro per il mondo, cercando di capire se siano realmente utili. Analizzata anche la situazione dell’Inter: “L’Inter è rientrata ieri poco prima di pranzo a Malpensa dopo una tournée durata 17 giorni. Molti gli spostamenti e notevole il dispendio di energie anche perché Mancini ha dovuto rinunciare ai nazionali reduci da Europei e Coppa America. Nel suo tour l’Inter ha toccato entrambe le coste degli Stati Uniti, ha visitato 5 città e solo di spostamenti interni ha viaggiato per quasi 12.000 chilometri, ai quali vanno aggiunti i voli transoceanici. I nerazzurri hanno disputato un’amichevole più del Milan (4 contro 3) e in generale sono stati fermi meno spesso: 4 giorni a Portland, altrettanti a New York, poi 3 toccate e fuga per giocare a Salt Lake City, Eugene e Charlotte. Il problema maggiore per Mancini è stata la rosa ristretta a sua disposizione, un inconveniente aggravato dagli stop di Icardi, Ansaldi e Gnoukouri che hanno ulteriormente limitato le rotazioni. «Non si possono giocare tre partite in sei giorni, altrimenti c’è il rischio di pagare dazio. Adesso finalmente questo tour è finito e potremo stare qualche giorno ad Appiano per preparare bene l’esordio in campionato» ha spiegato il tecnico. 

E ancora: “Dopo aver raccolto tanti dati a Riscone, negli States il preparatore atletico Carminati e il suo staff hanno diversificato i carichi a seconda dei singoli e più in generale durante le sedute è stata usata maggiormente la palla con partitelle ed esercizi di possesso. Rispetto alla Val Pusteria più intensità e minore durata nei lavori di corsa e forza. Eccellente il programma di prevenzione e recupero dagli infortuni portato avanti con lo staff medico. I giocatori hanno adottato lo stesso regime alimentare del Trentino, ma dall’Italia non è stato spedito cibo. La comitiva era composta da 85 persone che sono diventate 110 a New York in occasione del manager meeting. La macchina organizzativa, che aveva iniziato i preparativi a marzo (spediti una cinquantina tra borsoni e bauli di materiale), non ha avuto intoppi e la scelta dei campi di allenamento (tutti perfetti) è stata impeccabile”. 

 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 agosto 2016 alle 10:07
Autore: Redazione FcInterNews.it
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