In campo contro l’Inter a Marassi per la Sampdoria ci sarà un ex d’eccezione. Si tratta di Samuel Eto’o, che in nerastro ha vinto tutto. Proprio al camerunese Il Corriere dello Sport dedica un lungo articolo, visto che in caso di sconfitta l’Inter potrebbe definitivamente dire addio a ogni possibilità di centrare anche solo l’Europa League. “L'addio è stato tutt'altro che felice. L'ultima partita in maglia nerazzurra di Eto'o, infatti, risale al 6 agosto 2011. Si chiuse con una sconfitta e con la Supercoppa italiana sollevata dal Milan, a conclusione di un derby esportato a Pechino. Di lì a pochi giorno, il camerunese avrebbe fatto le valigie, sedotto dai denari dell'Anzhi del magnate russo Kerimov. Anche a Moratti, però, quella cessione faceva comodo, visto che portava in casa una ventina di milioni e soprattutto faceva risparmiare ai già disastrati bilanci interisti un ingaggio monstre (10,5 milioni a stagione). Insomma, si arrivò ai saluti senza troppi rimpianti, nonostante, proprio grazie al determinante contributo di Eto'o, l'Inter della seconda era morattiana toccò il suo picco più alto. Ovvero la Champions League, prima, e il Mondiale per club, dopo. L'attaccante, peraltro, mise la sua firma anche sull'ultimo trofeo finito nella bacheca di corso Vittorio Emanuele, vale a dire la Coppa Italia conquistata contro il Palermo il 29 maggio 201, con doppio sigillo proprio del numero 9”, si legge sul quotidiano.

E ancora: “Ma Eto'o, pur essendo legato ai colori nerazzurri - e a Milano dove in questi anni è rimasta a vivere la sua famiglia -, non ha nessuna intenzione di concedere sconti al suo passato. Peraltro, della sua epoca, ritroverà di fatto soltanto Ranocchia e Santon. E molto, anche in società, è cambiato. A cominciare dalla proprietà del club, ora nelle mani di Thohir. Insomma, saluti affettuosi prima del fischio d'inizio e poi, fino al 90', nessuna remora o scrupolo. Se qualcuno aveva il dubbio che il camerunese fosse tornato in Italia per "svernare" fino alla chiusura della carriera, beh ha già avuto modo di ricredersi. E' vero che all'inizio qualche frizione con Mihajlovic c'è stata, ma ora che quei due si sono 'annusati' il loro rapporto sembra destinato unicamente a cementarsi. E, in questo senso, al di là del gol segnato all'Udinese un paio di settimane fa, il primo con la Sampdoria, la migliore dimostrazione è stata la prestazione di Eto'o contro la Roma, nel blitz blucerchiato all'Olimpico di lunedì scorso. In quel frangente, infatti, è riapparso infatti l'eroe del Triplete, ovvero quello che con Mourinho si mise a fare il terzino per il bene della squadra. Sembrava impossibile rivedere l'attaccante africano in quella versione e invece eccolo pronto a ripiegare fino alla propria area di rigore come se non avesse appena compiuto 34 anni (10 marzo) o non avesse segnato oltre 350 gol nella carriera da professionista. C'è da credere che stasera a Marassi si vedrà lo stesso Eto'o di Roma. Ma, ovviamente, l'Inter spera di non ritrovarsi al 90' a rimpiangerlo, perché vorrebbe dire aver fallito la missione dei 3 punti”, conclude Il Corriere dello Sport.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 22 marzo 2015 alle 09:24 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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