BUENOS AIRES – Che Bielsa sia un personaggio che lascia parlare questo è indubbio, come altresì lo è il fatto che in realtà lui , con la stampa, parli poco, e spesso affatto. Il ribaltone che Leonardo potrebbe provocare lasciando vacante la panchina dell’Inter, ha coinvolto “el Loco”, il rosarino che già nel novembre dello scorso anno, qui in Argentina venne accostato alla squadra di Moratti già dall'epoca del tran tran di Benitez.

Di lui, oggi, si discute in Argentina per le notizie che arrivano dall’Italia, e che rimbalzano nell’ampio paese sudamericano che vive di calcio come pochi altri al mondo. Ma le notizie che vengono riportate sono quelle riprese in Italia. Bielsa è trincerato probabilmente nella sua “quinta” nella campagna di Rosario a qualche centinaio di chilometri dalla capitale. E siccome il suo rapporto con la stampa non è mai stato idilliaco, pescarlo è impresa ardua.

Tuttavia è un personaggio che nell'immaginario dei tifosi è visto in maniera diametralmente opposta. C’è chi, nei commenti dei lettori, sui vari quotidiani di Buenos Aires, ne tesse le lodi di gran stratega e di sergente di ferro, chi lo invita a farsi le valigie e restarsene fuori. Come sempre mettere d’accordo tutti è impresa ardua. E c’è chi spera di vederlo finalmente alla guida di una grande club d’Europa, pronto a sviluppare il suo calcio di tecnica, velocità e offensivismo. E se poi c’è troppo offensivismo? Sostengono alcuni. La riposta la danno altri: "L’Inter ha il miglior portiere del mondo e poi Lucio e Samuel, per cui…”

Gli argentini sono impetuosi e impulsivi, si lasciano trasportare dalle emozioni più che altra gente ed in virtù di questo, è difficile avere una visione chiara di questo allenatore che però ha saputo lasciare, e lo ricordo bene, quando tempo fa abbandonò la nazionale cilena, un’impronta forte nella regione transandina. Oggi sapremo di più se, qualche commento verrà fuori dai media argentini. Da Bielsa, non aspettiamoci nulla, almeno per il momento.

 

Sezione: QUI ARGENTINA / Data: Gio 16 giugno 2011 alle 13:37
Autore: Pasquale Guaglianone
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