"Potrò dire che l’altroieri all’Olimpico c’ero anch’io. Non tanto per la spettacolarità della gara sulla quale credo sia giusto fare un’analisi equilibrata, quanto per la ripartenza che questa partita di esordio degli Europei ha rappresentato nell’immaginario collettivo dopo tanti, troppi, mesi di difficoltà, paure e ansie causate dalla pandemia". Questo il pensiero di Zdenek Zeman sulla Gazzetta dello Sport a riguardo del debutto azzurro a Euro 2020.

"Il comprensibile entusiasmo e l’enfasi per questo inizio ha forse fatto esagerare qualche valutazione, la grande stima che ho per Mancini e per il percorso finora sostenuto mi permette di dare un giudizio un po’ più tecnico-tattico senza nulla togliere a una vittoria senza alcun dubbio cercata e meritata - spiega il boemo -. Nel primo tempo non si è vista una grande Italia: la Turchia, che certamente ha deluso per prestazione e atteggiamento tattico rinunciatario, si è chiusa nella sua trequarti cercando sin dall’inizio di tenere lo 0-0 senza quasi mai riuscire a ripartire. Ma poche volte l’Italia è riuscita a far girare palla con la giusta velocità, buttando anche qualche pallone di troppo. Molti errori di precisione, misura e in qualche caso di scelte. Spesso abbiamo visto portare un azzurro portare palla con i compagni fermi, evidenziando una difficoltà di movimento e smarcamento. Molto meglio è andata la ripresa, complici i maggiori spazi che si sono aperti. Tra quelli che ho allenato c’erano anche Florenzi e Barella. Dalla parte di Alessandro si è attaccato meno, ma sia lui che Spinazzola hanno partecipato sempre alla manovra sovrapponendosi agli esterni offensivi. Nicolò dimostra di essere cresciuto tantissimo e di saper regalare degli inserimenti in cui unisce gamba e qualità".

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Sezione: News / Data: Dom 13 giugno 2021 alle 16:29 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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