Dal suo blug 'Zazzagol' su GQ Italia, Ivan Zazzaroni ha detto la sua sul duello a distanza fra i due tecnici di Inter e Juve: "Conte-Mazzarri è una partita sempre aperta. Prima che Conte si prendesse la Juve, Mazzarri fece il possibile per averla tutta per sé sfruttando le precedenti collaborazioni (doriane) con Marotta e Paratici – sospetto che il primo non gli diede una mano.

Poi, per due stagioni di seguito, è stato Juve-Napoli; due vittorie a una per Conte: il successo di coppa Italia, decisamente inferiore allo scudetto per prestigio ed effetti, ha tuttavia significato la fine di un’imbattibilità.

Ora che Mazzarri ha finalmente conquistato la tanto inseguita big del nord, cambiando punto di vista e prospettive, Conte ci ha spiazzati tessendo le lodi del suo successore, Benitez (“è il grande colpo”).

Conte e Mazzarri sono i valori tecnici (italiani) più alti del campionato: hanno fin qui mostrato un calcio abbastanza simile per tensione, disegno e sviluppo tattico, ed efficacia. Sul campo le differenze più rilevanti risiedevano nella presenza di Pirlo da un parte e del grande attaccante, Cavani, dall’altra. Fuori, hanno pesato le dimensioni di Juve e Napoli in termini di attenzione mediatica.

Dubito che il torneo che s’inizia a fine agosto possa consentire a Mazzarri di completare l’opera di avvicinamento poiché Conte ha notevolmente rafforzato il gruppo mentre l’Inter è ancora un insieme di troppe idee molto confuse: la curiosità che accompagna uno degli allenatori più “condizionanti” d’Italia – Mazzarri, appunto – è comunque tanta: gli suggerisco di non confidare eccessivamente nelle proprie qualità.

Benitez, che la sua breve disavventura interista, non l’ha metabolizzata del tutto, rappresenta il terzo incomodo assai più di Allegri, alle prese con il Milan Balotelli-centrico che prima di aggiungere deve necessariamente togliere.

Sezione: News / Data: Ven 12 luglio 2013 alle 17:04 / Fonte: zazzagol.gqitalia.it
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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