La Juventus è carica per il match di sabato sera contro la capolista e Dejan Stankovic è pronto a questo impegno, consapevole di giocare nella squadra che comanda la classifica: “Loro sanno bene di incontrare l’Inter, una squadra che sta dominando dall’inizio il campionato, bene organizzata e che in trasferta crea problemi all’avversario. Inoltre, abbiamo due risultati su tre che vanno bene. Per me questa è una di quelle partite che i ragazzi sognano di giocare, un match equilibrato, combattuto, tattico, mai normale. Bisogna essere perfetti, più forti di entusiasmi e paure. Andremo a Torino per fare il nostro lavoro. A Palermo nel secondo tempo ci siamo accontentati, un calo mentale, un errore che non dobbiamo ripetere più, anche perché 10 punti di vantaggio ancora non bastano e l’Inter non è squadra da sedersi. Una vittoria contro la Juve sarebbe importantissima, ma restano altre patite delicate contro Napoli, Lazio, e anche Chievo e Cagliari e io in Italia ho visto di tutto”.

Stankovic è stato al centro di una trattativa tra Inter e Juve la scorsa estate: “I bianconeri si sono fatti avanti ma tutto è finito in fretta. I giornali hanno creato un caso, alimentando tensioni tra i tifosi, ma per me non è mai stato un problema e andrò sempre in campo per aiutare la mia squadra. Non ho conti da sistemare, con il mio club è bastata una telefonata per risolvere tutto, poi il colloquio di 5 minuti con Mourinho ha sistemato ogni cosa”. Lo stesso Mou lo ha impiegato costantemente nel ruolo di trequartista: “In realtà il mio lavoro è un altro, in rapporto stretto con tutto il reparto di centrocampo. Dalla fase difensiva agli inserimenti dietro le punte, sfruttando gli spazi che loro creano. Impegno pieno, sempre nel cuore della gara. Questa, dopotutto, è la mia idea di calcio, che mi rende diverso anche da Lampard, colui di cui si dice io abbia preso il posto nella testa di Mourinho. Il suo istinto è quello del bomber, grandi inserimenti e talento, la mia fortuna è di aver coperto nel tempo molti ruoli, oggi è un patrimonio che mi permette di giocare in molte posizioni".

Nella testa di Stankovic resta il rammarico dell’eliminazione in Europa: “Ci dispiace di aver giocato una grande gara dove nessuno riteneva fosse possibile, a Manchester. Ci serviva quel gol che poi ha trovato il Porto nel turno successivo. Sarebbe cambiato tutto così. L’anno prossimo ci riproveremo e daremo tutto. Poi ci vuole anche fortuna, la Champions è questa”.

Sezione: News / Data: Ven 17 aprile 2009 alle 13:04 / Fonte: Repubblica.it
Autore: Fabio Costantino
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