"Stimo molto Mancini, ma da tempo non si capisce dove voglia andare. La Juve non è fantastica, ma è una strada illuminata, difficile sbagliare curva. L’Inter non riesce più a essere una squadra. C’è un disorientamento così manifesto che si continua a giocare a specchio, cioè basandosi sullo schieramento dell’avversario". Questo il commento di Mario Sconcerti sulle pagine del Corriere della Sera. "Che idea è se diventa una regola? Dov’è il vantaggio della sorpresa? In realtà l’Inter gioca come una squadra di seconda fascia, di cui peraltro ha da tempo i numeri, si appoggia agli avversari per avere una sintesi di gioco che da sola non trova. Nel frattempo sono stati banalizzati giocatori creduti decisivi, tutti bravissimi un giorno prima di arrivare e tutti dimenticati perché trovati colpevoli di un fuoco che non riusciva a crescere. A oggi il fallimento del progetto Inter è molto doloroso, ma soprattutto è molto costoso. Non c’è logica né di squadra né di società, è un Mancini allo sbaraglio contro tutti che si traduce in uno svilimento della classifica e del patrimonio. Eppure l’Inter è incompleta, in parte sbagliata, ma non così ovvia. C’è qualcosa di più in giocatori che lo stesso Mancini ha giudicato fondamentali fino a un attimo prima di averli. C’è nel progetto come un'assenza snob, come se niente fosse mai all’altezza del tecnico. Questo è stato credibile, perfino fascinoso, per oltre un anno. Ora comincia a essere sospetto. È tempo che cambi anche Mancini. Un tecnico non è bravo di per se stesso, è bravo se fa giocar bene la sua squadra. E l’Inter gioca male. Per risolvere il problema, bisogna farci entrare per forza anche Mancini".

Sezione: News / Data: Lun 29 febbraio 2016 alle 10:41 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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