"Sarri corre da tanto tempo, nelle ultime 38 partite, un intero campionato, ha perso una volta sola e fatto 8 punti più della Juve. È evidente che il suo lavoro è compiuto. Quello dell’Inter deve ancora cominciare, non c’è stata una partita in cui abbia giocato davvero bene, una partita da difendere e prendere come primo mattone. Direi che la buona notizia è questa, che senza aver cominciato a giocare, l’Inter è dietro solo al Napoli, gli è anzi vicinissimo. Se pensiamo a tutti gli elogi giustamente caduti sul Napoli e all’insoddisfazione perenne dell’Inter, descritta come una squadra dell’allenatore e non dei giocatori, la sorpresa balza agli occhi. Troppa differenza di opinioni per due soli punti di distanza. La domanda è allora cosa c’è di vero nel non valore dell’Inter?". Se lo domanda Mario Sconcerti sulle pagine del Corriere della Sera. "Direi abbastanza, almeno nella complessità, nella difficoltà di trovare soluzioni definitive - si risponde -. Quelle che restano però hanno tutte un fascino, non sono casuali. La squadra ha una fisionomia massiccia, ha più suono che armonia, ma è un brutto avversario per tutti. Penso che Spalletti farà partire l’Inter alla pari col Napoli, non darà segni di aver paura, ma sa che per frenare i triangoli veloci di Sarri bisogna aspettarlo con la linea mediana più bassa".

Sezione: News / Data: Sab 21 ottobre 2017 alle 10:55 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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