Presente a Riscone di Brunico, il responsabile del settore giovanile nerazzurro Roberto Samaden ha parlato ai microfoni di Inter Channel partendo dalla presenza di molti elementi del vivaio nel ritiro della prima squadra: “E’ sempre un piacere vederli, sono di più anche per assenze della prima squadra dovuti ad altri impegni. Sempre molto bello vederli considerati, come avviene ormai da anni. Fra questi mi piace sottolineare la presenza di Della Giovanna e Di Gregorio che hanno iniziato da piccoli con noi ed è bello vedere i percorsi fatti Biabiany è arrivato a 16 anni, anche Miangue. Non ci limitiamo ad un modo di fare selezione, ma penso lo facciamo in maniera egregia. Di Gregorio? E' molto forte, come lo è Radu. Al di là degli infortuni, penso siano qui perché sono due ottimi portieri e due ottimi ragazzi. Mi fa piacere si continui la tradizione che ha fatto sì che il settore giovanile abbia prodotto bravi portieri come Bardi, Belec, Di Gennaro”. 

Il focus poi si sposta su Vecchi, riconfermato alla guida della Primavera: "Il fatto che Vecchi sia rimasto rende tutta la società felice, è un allenatore straordinario, non mi meraviglia siano arrivate offerte, ma ha deciso di continuare per un altro anno con noi, che spero poi diventi per diversi anni. C’è stata comunque la logica di inserire ragazzi che hanno giocato nelle nostre giovanili a livello di organigramma della Primavera. La logica d’accordo con Ausilio e Gardini è stata questa, cioè inserire giovani che hanno continuato ad avere la maglia nerazzurra addosso anche se poi sono andati fuori a giocare, per evidenziare l’attaccamento alla maglia. Altri tecnici continueranno il percorso da noi, continueremo il percorso di scouting, abbiamo inserito Gianfranco Matteoli che svolgerà per noi il lavoro di osservatore in Italia e all’estero. Cauet anche sarà incaricato di scovare talenti per la Primavera. L’idea è quella di avere una squadra di scouting sempre migliore. preferiamo avere pochi osservatori e di qualità. Entrambi potranno darci un grande apporto”.

Chiusura dedicata a uno dei più interessanti fra i talenti del vivaio nerazzurro, ovvero il classe 1999 Pinamonti: “Penso sia un bel messaggio per tutti i ragazzi del settore giovanile, senza nessun tipo di problema dare spazio a un giocatore del ’99 non è banale, è anche simbolico che alla presentazione sia stata data la maglia a lui, a dimostrazione del fatto che la società punta su di loro. Questa è la linea di continuità dalla presidenza di Moratti a quella di Thohir, fino a quella attuale“.

Sezione: News / Data: Ven 08 luglio 2016 alle 18:03
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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