C'è anche il Rapporto Monitor Deloitte tra gli elementi utilizzati dai vertici del calcio italiano nella lettera inviata al governo per la questione stadi: il documento analizza la situazione attuale delle strutture italiane, confrontandola con quelle presenti all'estero, con annesso impatto econimico. Nei prossimi anni in Italia potrebbero venire definitivamente alla luce il nuovo San Siro e il restyling del Dall’Ara e del Tardini, senza dimenticare i nuovi impianti che hanno in mente il Cagliari la Fiorentina.

"Lo studio realizzato dalla società di revisione indica in una cifra fino a 4,5 miliardi di euro gli investimenti generabili da interventi sugli stadi - riporta Calcioefinanza.it -, un’opportunità di rilancio del Sistema Paese. Del resto, come si può vedere per le altre quattro maggiori leghe calcistiche in Europa, il rinnovamento degli impianti ha generato 11 miliardi di investimenti tra il 2000 e il 2019. Di questi, 4,9 miliardi – con una media di 350 milioni di euro – sono legati alla Premier League, il massimo torneo calcistico inglese. A scendere troviamo 2,2 miliardi per la Liga spagnola, 2,1 miliardi per la Bundesliga e 2,1 miliardi anche per la Ligue 1".

In estrema sintensi, l'operazione rilancio potrebbe portare nel prossimo decennio a un indotto stimato di 25,5 miliardi di euro a favore dei settori economici italiani, dove andrebbero trarre beneficio diverse aree. L’impatto sarebbe positivo anche per i posti di lavoro, con la creazione di 25 mila nuove posizioni. "Stimati infine 3,1 miliardi di entrate fiscali extra a favore dello Stato e – dato molto interessante – un calo addirittura del 75% della violenza negli stadi. Il dato si riflette sull’affluenza allo stadio, su sicurezza e ordine pubblico e sul valore del brand “calcio” a livello internazionale" conclude C&F.

Sezione: News / Data: Sab 19 dicembre 2020 alle 11:43 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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