L'impressione è che José Mourinho manterrà la stessa posizione, e giustamente anche per evitare di deconcentrare i suoi, fino al termine della stagione. E così, come la settimana scorsa, anche questa conferenza stampa del tecnico portoghese inizia così: "La matematica dice che mancano ancora 30 punti alla fine del campionato, c'è ancora tanto da giocare e tanto da fare prima di dire che abbiamo vinto lo scudetto, a meno che le inseguitrici non perdano terreno strada facendo. Abbiamo preparato questa partita senza pensare al Manchester e sono contento perché abbiamo affrontato la gara bel modo giusto, andando a segno anche da calcio piazzato, una soluzione provata nell'ultimo allenamento a San Siro. Una vittoria resa ancor più bella dal valore dell'avversario: il Bologna è una squadra tosta, dura, aggressiva come lo è il suo allenatore e molto organizzata in difesa".

Poi passa ad analizzare la prova dei singoli: "Muntari ha giocato in una posizione non sua, è vero che in quel ruolo preferisco un giocatore di maggiore dinamismo e che lui ha avuto qualche difficoltà, ma sono soddisfatto della sua prova. Per quanto riguarda Julio Cesar, è rimasto quasi inoperoso per 70 minuti, poi ha tirato fuori dal cilindro una grande parata su Stankovic che per poco non faceva gol nella sua porta. Io credo che un grande portiere si vede anche da questo, un portiere che può non effettuare parate per più di un'ora e poi salvare il risultato al primo pallone toccato. Un grande portiere per una grande squadra.

Balotelli? Era un'opzione della panchina come tante altre, ho avuto anche fortuna a mandarlo in campo e lui ha trovato subito il gol, ma mi è piaciuto molto il modo in cui è entrato in partita: con grande voglia, impegno, sa quello che deve fare e questo mi piace. Ci ha regalato due punti perché la partita poteva anche finire 1-1". Infine un pensiero al Manchester United: "Da domani comincerò a parlare ai miei uomini e gli dirò che ho grande fiducia in loro. Se qualcuno pensa che il Manchester è una squadra che fa la partita e tiene in mano il pallino del gioco, dico che non è così. Il manchester è una squadra che gioca molto in contropiede e dovremo essere molto intelligenti per affrontarlo nel migliore dei modi. Spero che alle spalle avremo un grande pubblico, come il Manchester lo avrà al ritorno all'Old Trafford".

Sezione: News / Data: Sab 21 febbraio 2009 alle 18:28
Autore: Domenico Fabbricini
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