Sandro Mazzola, bandiera nerazzurra e simbolo dell'Inter di Helenio Herrera, si è concesso ai microfoni di calciomercato.com per discutere dell'imminente esordio della squadra al Mondiale per Club. Ex giocatore e dirigente con i due Moratti alla guida, Mazzola ricorda le due Coppe Intercontinentali vinte nel 1964 e e nel 1965, quando la Grande Inter sconfisse l'Independiente: "Fu molto dura, soprattutto la prima. Tecnicamente noi eravamo superiori, ma loro erano fortissimi dal punto di vista fisico. Perdemmo l'andata in Argentina in un clima di terrore. Dopo l'allenamento della vigilia, trovammo il nostro pullman con i vetri rotti dalle sassate dei tifosi. Con noi c'erano due poliziotti, che spararono sulla gente. Io cercai di fermarli, ma loro mi risposero che più ne ammazzavano e più facevano carriera... Poi vincemmo il ritorno a San Siro e la 'bella' di Madrid. L'anno dopo fu un po' più facile: 3-0 per noi a Milano e 0-0 da loro".

Adesso i tempi sono cambiati, commenta un nostalgico Mazzola: "Ai miei tempi l'Intercontinentale aveva più fascino, ma non so se lo dico solo perché giocavo io. L'Inter di oggi è piena di problemi - continua l'ex numero 10 nerazzurro -, ma spero che il recupero degli infortunati possa resuscitare il morto. Se non vince il Mondiale, il destino di Benitez è segnato. Moratti vuole emulare le imprese di suo padre e riportare l'Inter sul tetto del mondo. Torna un certo Milito, che ha messo la firma sulla tripletta della passata stagione, ma stavolta potrebbe essere decisivo Eto'o".

Sezione: News / Data: Mer 15 dicembre 2010 alle 13:42 / Fonte: calciomercato.com
Autore: Daniele Alfieri
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