Protagonista della puntata di stasera di 'EPCC a Teatro', il Ct della Nazionale Roberto Mancini ha risposto alle domande di Alessandro Cattelan, oltre a partecipare alle simpatiche iniziative previste dal format del programma. Ecco una parte del botta e risposta tra il conduttore tv e il suo ospite: 

Cosa ti ha spinto ad accettare di diventare Ct, a infilarti in questo ginepraio in un paese che ha 60 milioni di commissari tecnici?
“Allenare la Nazionale non è una cosa semplicissima, tutti hanno il giocatore e la formazione perfetta per vincere. Ovunque tu vada c’è il tifoso di quella squadra che ti dice 'devi mettere questo o quello'. Ma allenare l’Italia è una grande occasione e non capita spesso: allenare la propria nazionale è una cosa bellissima.”

Se ti chiamassero ad allenare un’altra Nazionale?
“Siamo professionisti, può capitare. Vedi Capello. Io però spero di rimanere a lungo qui dove sono, e di riuscire a vincere”.

Hai preso una Nazionale di passaggio, contro la Polonia non hai schierato nessuno dei campioni del mondo del 2006.
“Spiace che abbiano smesso, sono stati giocatori che hanno fatto la storia della nazionale e del calcio italiano ma purtroppo il tempo passa per tutti: ora è il momento di cambiare e dare una possibilità ai più giovani. Soprattutto per questo è necessario avere un po’ di pazienza”.

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Sezione: News / Data: Mar 02 ottobre 2018 alle 13:17
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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