Sembrava tutto fatto con l'Inter, addirittura qualcuno aveva sparso la notizia di visite mediche già prenotate. Poi il dietrofront e la scomparsa del colore nerazzurro attorno al nome di Marko Pjaca. Adesso, per gli stessi, che davano il giovane attaccante croato già alla corte di Mancini e poi un po' ovunque in giro per l'Europa, sarà un duello Juve-Milan. La Gazzetta dello Sport ha intervistato la signora Visnja, la mamma di Marko.

Milano, Torino... preferenze?
"Nessuna, voglio solo che Marko sia felice".

In Italia sappiamo tanto di Pjaca giocatore e poco di Pjaca ragazzo. Che carattere ha?
"È silenzioso ma è forte di testa. È un professionista da quando ha 8 anni, si è sempre allenato tanto anche a casa. Si vede dal recupero dagli infortuni: è sempre tornato prima rispetto alle previsioni di tutti i dottori".

A scuola come andava?
"Bene, uno studente eccellente. È uno dei pochi calciatori che ha finito il liceo. È sempre stato bravo soprattutto nelle lingue. Ha imparato qualcosa anche grazie al calcio".

Al calcio?
"Ha parlato portoghese, inglese o spagnolo con i compagni di squadra. E ha sempre visto il campionato italiano, anche da bambino: Milan, Juve, tutte le squadre. Cambiava i canali - il tedesco, l’italiano, lo spagnolo - per trovare le partite".

Sezione: News / Data: Dom 10 luglio 2016 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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