Torna alle cronache la lotta degli ambulanti che vendono alimenti e maglie fuori dal Meazza. M-I Stadio, società controllata da Milan e Inter che gestisce il Meazza e l’area limitrofa durante partite e concerti, dopo aver visto lo scorso venerdì scadere il contratto che ne regolava il rapporto, ha inviato a Luigi Leanza, presidente del Consorzio operatori Stadio Milano (che raggruppa 64 aziende del settore) una bozza di contratto. Bozza differente rispetto a quella inviata al Consorzio lo scorso 11 luglio, che "propone agli ambulanti di restare nell’area fino al 30 giugno 2030, ma a condizioni diverse da quelle stipulate nel contratto scaduto il 31 luglio" fa sapere Il Giorno. "M-I Stadio sottolinea che 'il contenuto sostanziale è immodificabile'" si legge. Ma quanto messo per iscritto non soddisfa il Consorzio che tuona: "È un pugno in faccia gratuito da parte di M-I Stadio. La società ci propone di essere presenti nell’area solo con banchi per alimenti, non più anche con banchi con il merchandising autorizzato delle squadre" per citare le parole dello stesso Leanza che parla di decisione che mette a rischio centinai di posto di lavoro.

"Ancora non c’è nessun atto che attesti la cessione dell’area alle due società. Dunque non è cambiato nulla rispetto al precedente contratto contratto scaduto il 31 luglio. Perché allora M-I Stadio pretende di escludere le aziende di merchandising?" continua ancora Leanza che rimprovera a M-I Stadio di guardare troppo in avanti, tenendo conto della realizzazione del nuovo impianto nell'area di San Siro, anche se di fatto non è ancora arrivato il via libera del Comune sulla vendita ai club del Meazza. Un'eventualità che quando arriverà il momento verrà presa in considerazione come spiega il numero uno del Consorzio che adesso ha un'altra priorità, ovvero il rinnovo del contratto con M-I Stadio. Il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, intanto si schiera dalla parte dei commercianti: "Sette bancarelle di merchandising sono escluse a priori. Posso capire che si vogliano vendere i prodotti ufficiali, ma non tutti i tifosi possono permettersi di comprare una maglia da 100 euro. Il Comune si attivi per una mediazione urgente".

Sezione: News / Data: Dom 03 agosto 2025 alle 12:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print