Tutto fermo sulla calda ma desolata autostrada che collega Milano a Bergamo. E mentre l'Inter attende che qualcosa si muova, a far scricchiolare gli equilibri dell'estenuante impasse tra le due nerazzurre lombarde è proprio il conteso Ademola Lookman. "Il no via pec" recapitato dai Percassi a Marotta ha scatenato l'ira funesta dell'attaccante, fa sapere il Corriere dello Sport che spiega: "Tecnicamente finora il nigeriano ha lavorato a parte per smaltire il problema muscolare al polpaccio che lo ha tenuto fuori dalla trasferta in Germania, ma domani potrebbe disertare qualunque appuntamento a Zingonia dove la squadra di Juric si ritroverà per riprendere gli allenamenti". Questa è la prima vera grande presa di posizione del ventisettenne che fino a questo momento si era limitato al 'messaggio' social, per quanto inequivocabile ma pur sempre limitato alla sfera social. Il rifiuto della Dea rifilato ai meneghini ha scatenato una reazione che, come sottolinea il quotidiano romano, "segna un punto di non ritorno. Impossibile immaginare di far rientrare il tutto in poche ore, soprattutto considerando che nei giorni scorsi lo stesso ad Percassi aveva ammesso pubblicamente di avere ricevuto da tempo una richiesta del giocatore di essere ceduto".

Il freno della Dea dinnanzi alla richiesta dell'Inter e del giocatore è presto spiegata da tre ragioni: la prima è quella che dopo la cessione di Retegui i nerazzurri di Bergamo non hanno "esigenze di bilancio da rispettare"; la seconda invece è data da una questione ambientale. Dopo la fine del ciclo Gasperini "sarebbe difficile far digerire all’ambiente un’altra cessione eccellente prima ancora di aver trovato il sostituto di Retegui"; la terza invece è che "sotto sotto l’Atalanta preferirebbe cedere Lookman all’estero per non andare a rafforzare una diretta concorrente". L'Inter "aveva fretta di ricevere una risposta dall’Atalanta ma non l’esigenza di chiudere necessariamente l’affare entro questo fine settimana".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 03 agosto 2025 alle 11:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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