Continua lo 'scontro' a distanza fra la Lega di Serie A e la FIGC. Il presidente della Lega Maurizio Beretta non cede di un solo passo rivendicando i diritti della Serie A: “Non invitare la FIGC alla stesura dei calendari è stata una decisione largamente condivisa. Credo sia stata giusta, è stata una scelta di rispetto anche degli interlocutori in una fase di dialettica molto forte. Direi che si può parlare di rispetto istituzionale". Sulla decisione della Federazione relativa agli extra-Ue Beretta ribadisce: "E’ stata una scelta radicalmente sbagliata che non porta nessun beneficio e crea danni alle società. Inoltre, non era mai accaduto che all’interno del consiglio della Figc si votasse a maggioranza contro il voto di una componente su un problema che riguarda quasi esclusivamente quella componente. Noi produciamo la sostanziale totalità delle risorse del settore ed abbiamo 3 consiglieri federali su 27. Vogliamo organizzare l’offerta del nostro prodotto e scegliere al meglio in autonomia i fattori che possano renderlo di successo. Ce lo chiedono gli appassionati, il mercato dei diritti tv e l’intero sistema. Insomma, sulle nostre cose vogliamo decidere da soli”.

Dal canto suo, però, Giancarlo Abete prova a porgere una mano alla Confindustria del calcio: "I rapporti con la Lega da parte mia sono sempre positivi: si può avere una diversità di posizioni rispetto ad alcuni argomenti, come è stato relativamente alla proposta votata a larghissima maggioranza. - ha detto il presidente della Figc - La misura si inserisce all'interno di un quadro normativo statuale e di una politica che il Coni sta portando avanti da otto anni. Una cosa sono le diversità collegate a posizioni di politica sportiva, fisiologiche in ogni democrazia, un'altra cosa è la qualità dei rapporti".
 

Sezione: News / Data: Ven 30 luglio 2010 alle 22:00
Autore: Christian Liotta
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