Ai microfoni di Sportia, Lautaro Martinez, attaccante dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista, partendo dalla vittoria del campionato del suo Racing Avellaneda: “L’ho vissuta come un tifoso, sentendomi parte della vittoria: sono felice per i miei ex compagni, per gli amici che ho lasciato e per le persone del club che se lo meritano. Il Racing sta crescendo, lavora molto bene e ha un allenatore che è molto bravo, ha dato un’identità: ora devono proseguire così. Spero un giorno di poterci tornare e realizzare quel sogno che ho abbandonato: vincere qualcosa con il Racing. Ogni giocatore che lascia, quando torna, torna al Racing perché è una famiglia: senti la mancanza dei tifosi e delle persone che lavorano in quel club".

SULLA NAZIONALE E LA GARA COL FROSINONE: “Sto recuperando da questo infortunio che mi ha tenuto fuori per tre partite, adesso sono a disposizione dell’allenatore: posso giocare domenica, voglio tornare a fare ciò che stavo facendo prima. Sono molto contento, provo a dare il mio meglio all’Inter, poi quando il CT mi convoca è sempre un orgoglio vestire la maglia dell’Argentina ed essere chiamato. Lavoro ogni giorno per questo. Dobbiamo prepararci, essere attenti, dare il meglio e, al momento della decisione del CT, dobbiamo rispettarla. Io provo ad imparare da Messi, averlo dalla nostra parte fa crescere tutti. Con Sampaoli c’erano cose che non mi piacevano: ero felice di essere nella lista dei 35 ed è stato doloroso però non andare al Mondiale: ho supportato comunque l’Argentina come tifoso”.

SU ICARDI: “Sappiamo che dobbiamo dare il massimo ogni giorno all’Inter e per la Nazionale. E’ l’allenatore che sceglie poi, io e Mauro abbiamo un bel rapporto: dobbiamo solo lottare per giocare. Quello che è successo è stato difficile per lui e per noi, ma doveva risolvere tutto con la dirigenza. Lo spogliatoio ora sta bene, ci stiamo allenando in vista della partita di Frosinone, noi dobbiamo vincere per andare in Champions. Il bilancio non possiamo dire sia positivo, siamo stati eliminati da tre competizioni, siamo a tanti punti dalla Juventus: l’unico obiettivo è arrivare in Champions League. Dobbiamo lottare per andarci. A livello individuale posso dire che ho giocato tanto nel precampionato, poi non commento mai le scelte dell’allenatore, toccava a lui decidere quando farmi giocare: io ho affrontato tutto come sempre, nella miglior maniera possibile, rimanendo a disposizione della squadra. Quando ho giocato ho segnato: il mio bilancio posso dire che può essere positivo. La gente che mi conosce lo sa, ho lasciato il Racing perché sentivo veramente che fosse il momento giusto di andare: in Italia mi sento bene, nel club mi trattano bene”.

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Sezione: News / Data: Sab 13 aprile 2019 alle 14:55
Autore: Andrea Morabito
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