Non è piaciuta a tutti l'idea di rinominare il centro sportivo interista in 'Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti', in conseguenza dell'ufficializzazione da parte del colosso di Nanchino dell'accordo pluriennale sui diritti di denominazione che include anche la Pinetina. Nella schiera degli 'oppositori' c'è anche Andrea Vitali, scrittore comasco tifosissimo degli azzurri, che ha parlato così al Corriere di Como: "Ormai l’Inter è squadra globalizzata, manca solo che i tifosi debbano sfoggiare gli occhi a mandorla. Da tifoso, dico che la novità di Appiano Gentile mi lascia molto perplesso. È vero, il calcio come molti altri settori è in mano alla finanza e alle sue logiche. Che il denaro fosse fondamentale nel mondo del pallone si sa da sempre, ma siamo al punto in cui il solco tra chi ha molte disponibilità economiche e chi non ne ha è incolmabile. Risultato: un calcio sempre più brutto da vedere, campionati che vedono vittoriosa sempre la stessa squadra, decisi nelle parti alte come in quelle basse della classifica dopo poche giornate. Un mondo che perde sempre più interesse. E questo è forse legato al fatto che ci siamo venduti un po’ troppo. Ma sia chiaro: se i cinesi hanno soldi da investire, buon per loro. È l’effetto 2 novembre – ha chiosato Andrea Vitali – È come portare al cimitero i crisantemi. Si va a rendere omaggio al caro estinto, e poi lo si dimentica fino all’anno prossimo. Niente più di un bel gesto di cortesia e di gentilezza. Come dire: chi muore giace, e chi vive si dia pace. È vero, certi confini e certi simboli d’identità andrebbero preservati, ma l’Italia è sempre più un Paese in svendita dove chi puo arraffa e chi non può farlo sta a guardare. E credo che tutto sommato all’italiano medio non faccia poi tanta rabbia: ha capito come va il mondo, più di chi ci comanda". 

Sezione: News / Data: Gio 22 dicembre 2016 alle 17:33
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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