Nel giro di una decina di giorni il mondo Inter è stato stravolto: le sconfitte contro il Bologna al 94', nella semifinale di Coppa Italia contro il Milan e lo 0-1 interno contro la Roma hanno fatto sparire in un lampo l'obiettivo coppa nazionale e quasi quello Scudetto, visto che il Napoli a 4 giornate dalla fine del campionato ha mangiato ai nerazzurri ben 6 punti e ora ne ha 3 di vantaggio. Un bottino prezioso considerando anche il calendario non complicatissimo dei partenopei. Certo, nulla è ancora finito e la storia insegna che sarebbe un errore dare per scontato qualsiasi risultato, ma questa corsa scudetto riporta alla mente quella del 2022, quando il Milan non sbagliò un colpo nel finale e approfittò della caduta dell'Inter al Dall'Ara.

Coppa Italia finita, Scudetto complicatissimo e nella stagione dell'Inter l'unico obiettivo ancora alla portata è la Champions League, pur se bisognerà superare nel doppio confronto delle semifinali un Barcellona in gran forma e quindi giustamente accompagnato dai favori del pronostico. Però i nerazzurri, come fatto finora, non si tireranno indietro e cercheranno nuove energie traendole dall'importanza e dal valore della sfida, a partire da quella d'andata allo stadio olimpico del Montjuic.

A prescindere da come si concluderà questo capitolo, la dirigenza nerazzurra sta già lavorando alla prossima stagione forte anche di un percorso, quello attuale, che ha permesso ai conti del club non solo di rifiatare, ma addirittura di gonfiare il petto. Quanto basta per poter programmare una campagna acquisti che preveda anche investimenti importanti, finalizzati a ringiovanire la rosa e migliorarla sotto ogni punto di vista. Non si tratterà di mettere sotto contratto scommesse, come più volte avvenuto nelle ultime sessioni di mercato (alcune vinte, altre no), ma di portare a Milano giocatori giovani ma considerati già pronti per misurarsi su palcoscenici importanti. L'arrivo già definito di Petar Sucic e quello in via di definizione di Luis Henrique, che vanno a riempire delle caselle significative, sono indizi importanti in tal senso. E nelle prossime settimane, anche in ottica Mondiale per Club, bisognerà attendere altre novità.

Sarà, il prossimo, il primo mercato da concludere non necessariamente in attivo o in pareggio dell'era Simone Inzaghi. Un riconoscimento a un allenatore che sta facendo molto bene e ha portato l'Inter dove mancava da tempo, nell'elite del calcio europeo, pur vincendo meno di quanti si sarebbero aspettati, come rischia di andare a finire l'attuale stagione. Ma questa deve essere un esempio per tutto l'ambiente nerazzurro: per poter giocare su più tavoli con legittime aspettative di vittoria, bisognerà avere la rosa giusta, alternative affidabili e un pizzico di fortuna che ad oggi è mancato.

Sezione: News / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 04:00
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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