Il patto di Villa Bellini siglato il 25 agosto da Steven Zhang, Antonio Conte, Beppe Marotta, Alessandro Antonello e Piero Ausilio resta in vigore e vincolante: per l'Inter vincere lo scudetto non è un obbligo. "Stabiliti i termini, ci sono poi le postille. La più importante: Antonio Conte non parte mai per arrivare secondo", si legge sul Corriere della Sera nella sua edizione online. 
In parallelo, poi, c'è anche da valutare il percorso europeo, giunto a un bivio: mercoledì sera, Lukaku e compagni provaranno a strappare il pass per gli ottavi di finale di Champions, una missione che dipende anche da quanto succederà a Valdebebas tra Real e Gladbach. "Passare il turno accrescerebbe l’autostima, aiuterebbe le casse della società (e quindi il mercato di gennaio) e riporterebbe l’Inter nelle prime sedici d’Europa - sottolinea il Corsera -. Un’eventuale eliminazione però non manderebbe in tilt i nerazzurri. I giocatori se lo sono detto chiaro già dopo il pesante k.o. con il Real Madrid: Champions a parte c’è molto per cui lottare, si può arrivare in fondo in campionato. Si può vincere? Difficile se non si coglie l’opportunità e non arrivano i rinforzi giusti: sul mercato non bisogna farsi ingolosire, ma prendere chi serve, l’affare Eriksen deve essere di insegnamento". 

Sezione: News / Data: Lun 07 dicembre 2020 alle 23:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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