Da sempre quello del portiere è un ruolo delicato e unico nel mondo del calcio. Un ruolo che negli ultimi anni ha subito importanti evoluzioni, materia di studio per Frans Hoek, tecnico olandese che ha contribuito in maniera decisiva alla rivoluzione. Hoek, dopo aver giocato da professionista per dodici anni nel Volendam, è stato preparatore dei portieri negli staff di Johan Cruijff e Louis Van Gaal, lavorando - tra le altre - per Ajax, Barcellona, Bayern Monaco, Galatasaray, Manchester United e Nazionale olandese. Oltre alla sua carriera in panchina, Frans Hoek ha creato il progetto 'Goalplayer': un programma al quale hanno aderito diversi tecnici, che collaborano con le squadre e le federazioni più importanti al mondo attraverso workshop, masterclass e l'insegnamento di nuovi metodi d'allenamento per favorire l'evoluzione del gioco dei portieri, che per Hoek negli ultimi anni non sono più da considerarsi "Goalkeepers", ma "Goalplayers".

Nei giorni scorsi il celebre tecnico olandese, invitato dal responsabile dell'area portieri del Club Gianluca Spinelli, ha tenuto uno speciale workshop all'Inter HQ al quale hanno avuto il privilegio di partecipare gli staff e i preparatori del settore giovanile nerazzurro.

“Frans Hoek è un punto di riferimento nel nostro mondo, perché ha influenzato l'evoluzione del ruolo del portiere e dell'allenatore dei portieri, questa giornata è un'occasione per crescere e discutere. Frans è stato tra i primi a teorizzare il coinvolgimento del portiere nella costruzione del gioco, concetto che qualche anno fa sembrava ancora un po' assurdo, ma poi è diventata la normalità. La comprensione del gioco (game understanding) e la capacità di prendere decisioni (decision making) sono diventati qualità fondamentali nei portieri di alto livello. I portieri, grazie al lavoro di Mister Inzaghi e del suo staff, vengono inseriti in un contesto virtuoso ricco di principi individuali e collettivi. Attraverso l’allenamento quotidiano sviluppano la capacità di creare relazioni e connessioni con il gruppo. Allenarsi con la squadra è diventato fondamentale", ha dichiarato Gianluca Spinelli. 

"Dal 1992 il ruolo che conoscevamo come Goalkeeper è cambiato enormemente: io ora preferisco chiamarlo Goalplayer - le parole di Hoek -. Non si tratta più solamente di difendere la porta, ma anche di costruire: il portiere è sempre più importante, il gioco si è sviluppato in questa direzione. Prima del 1992 i portieri si allenavano isolati, ora l'estremo difensore deve lavorare con tutta la squadra anche in allenamento: da allenamenti separati si è passati a un ruolo molto più integrato con l'intero gruppo. Questo succede perché è fondamentale capire lo sviluppo del gioco e risolvere le varie situazioni insieme. C'è una sola squadra, non più una squadra dentro la squadra: tutti sono importanti insieme. Mentalmente non si può lavorare da soli: nelle vittorie e nelle sconfitte bisogna lavorare insieme. L'aspetto mentale è fondamentale nel progetto Goalplayer: collaboriamo tanto anche con specialisti per aumentare la forza mentale dei portieri per sopravvivere in questo gioco molto impegnativo dal punto di vista psicologico". 

Sezione: News / Data: Gio 06 giugno 2024 alle 11:30 / Fonte: inter.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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