Dal proprio blog sull'edizione on-line del Guerin Sportivo Stefano Olivari si sofferma sul passaggio in nerazzurro di Kondogbia: "Con l’acquisto di Geoffrey Kondogbia da parte dell’Inter, che mentre scriviamo queste righe è sicuro ma non ancora ufficializzato, si può dire che a un anno e mezzo dal suo inizio formale sia iniziata davvero la presidenza di Erick Thohir. Non è stato il primo acquisto costoso del club in questo periodo, perché al di là dei tanti svincolati e dei prestiti i vari Hernanes, Medel, Santon, Brozovic, Shaqiri e Murillo sono stati o saranno pagati, ma è il primo che per dimensioni (minimo 35 milioni di euro al Monaco, più bonus) rappresenta una svolta rispetto all’amministrazione dell’Inter post Triplete ma ci verrebbe da dire anche prima (già nel 2009 non c’era più il Moratti ‘di una volta’, se no Ibrahimovic non sarebbe mai partito). Non è un dettaglio che questa sia la prima operazione di Thohir sopra i 20 milioni, quindi impossibile senza l’assenso di Moratti per via di uno dei pochi patti parasociali fra i due che si conoscono. Quindi o l’ex presidente si è messo l’anima in pace, accettando la diluizione del suo 30% in vista di future ricapitalizzazioni monstre (per adesso si va di prestiti thohiriani al 9%) a cui non aderirà, oppure non accetta che l’Inter scenda così in basso come status rispetto ai tempi in cui i terzi posti venivano considerati una delusione: noi, per quel poco che sappiamo e che abbiamo scritto negli ultimi mesi, barriamo la casella numero due. Certo è che Kondogbia è più importante come segnale, all’interno e all’esterno, che come acquisto in sé, pur trattandosi di un centrocampista giovane e di primissimo piano, che non a caso tutta l’Europa che conta, non soltanto il Milan, aveva cercato, e al quale l’Inter si è avvicinata più degli altri con un metodo infallibile: lo ha pagato più di quanto offrivano gli altri e almeno 5 milioni in più della sua valutazione delle scorse settimane. In questo senso parlare di ‘grande rivincita’ di Fassone e Ausilio ci sembra un po’ esagerato, mentre forse è stato più importante Mancini nel convincere uno con tanto mercato come Kondogbia a passare dalla Champions League al nulla europeo. Rimandiamo ad analisi successive il ruolo della Doyen Sports nella vicenda, Doyen che sulla carta avrebbe dovuto favorire il Milan di cui è consulente visto che il Monaco è una delle altre sue squadre e che Nelio Lucas ha fatto da intermediario. Magari Galliani è stato utilizzato o si è fatto utilizzare per giocare un po’ al rialzo, tanto i giocatori della scuderia sono così tanti che qualcuno di decente al Milan arriverà: non lo sappiamo, è un’ipotesi. Certo è che Thohir ha battuto un colpo ed è più che mai intenzionato a mettere in campo la migliore Inter possibile in quella che sarà in ogni caso l’ultima stagione con questo strano assetto societario, ufficializzato da articoli chirurgici che soltanto i protagonisti possono dettare. O si va in Champions o si muore? Non esageriamo: o si va in Champions o ci vuole qualcuno che paghi davvero il conto. Il prossimo anno sarà davvero interessante".

Sezione: News / Data: Sab 20 giugno 2015 alle 21:57
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print