Intervistato in esclusiva da calciomercato.it in quel di Macerata, a margine dell'Overtime Festival dove ha presentato il suo spettacolo "Eravamo quasi in cielo", Gianfelice Facchetti, figlio del leggendario Giacinto, ha fornito il suo punto di vista da tifoso sul momento della squadra di Luciano Spalletti: "Ora è tornata sicuramente la voglia di andare allo stadio - ha esordito ridendo -. Ma in realtà l'Inter è una cosa che anche quando ti porta tra virgolette ad arrabbiarti, non ti fa staccare mai. Perché poi l'interista è così, anche nel momento in cui dice 'no, basta, non vado più', poi in realtà ne ha bisogno. Sicuramente quest'anno c'è un atteggiamento nuovo della squadra che anche nelle difficoltà che ha incontrato in queste prime partite, in cui a volte non riusciva ad esprimersi sempre perfettamente, in realtà ha sempre mostrato una dedizione e uno spirito di sacrificio di gruppo che fa venire voglia di appassionarsi".

Facchetti, poi, ammette che una partenza sprint dei nerazzurri non se la immaginava neanche lui: "Così tanti punti dopo sette giornate no, sono inaspettati. L'unica sensazione che avevo era su Spalletti, che per il suo modo di comunicare, per il suo modo di vivere il calcio, pensavo potesse essere l'uomo giusto per il DNA interista. Perché lui ha nelle sue corde delle caratteristiche che secondo me si sposano bene col modo di sentire e vivere il calcio dei tifosi interisti. E lui, secondo me, oltre a quello che ha dato sul campo è riuscito anche a risvegliare qualche cosa in questo senso anche all'esterno, con questi suoi riferimenti continui anche alla storia di cui i tifosi avevano bisogno". 

Infine, Facchetti si esprime sull'obiettivo dichiarato del club, la partecipazione alla prossima edizione della Champions: "Tutte le persone che hanno lavorato e stanno lavorando dall'inizio della stagione alla costruzione della nuova squadra, dall'allenatore al ds a Sabatini, sanno che l'obiettivo dell'Inter è cercare di agganciare la Champions League. Sanno che la concorrenza è forte perché ci sono squadre molto attrezzate che, oltretutto, hanno sulle spalle anni di rodaggio che possono aiutare. Però c'è comunque una grandissima voglia. L'importante è continuare a lavorare con impegno e con questa volontà, poi credo che quando si lavora così con questo attaccamento, i risultati arrivano. E l'importante è non volare alto prima del previsto, continuare a perseguire questa strada e veramente andare a piccoli passi: bisogna avere come uno senso secondo me di quello che è il momento che si deve affrontare e c'è da scrollarsi anche quello che ha lasciato la stagione scorsa. Oggi c'è bisogno di svoltare, lo ha detto anche Spalletti. Non è facile. È vero che ogni stagione si ricomincia da capo, ma una certa negatività o certe caratteristiche non è che te le togli di dosso dalla mattina alla sera. Però sicuramente si stanno intravedendo dei segnali che fanno ben sperare".

Sezione: News / Data: Gio 05 ottobre 2017 alle 12:21
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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