Ad esprimere il suo parere sul progetto InterSpac e sull'azionariato popolare per l'Inter arriva anche Giacomo Poretti. Il noto attore comico, intervistato da Le Fonti Tv, uno dei primi aderenti al progetto di Carlo Cottarelli spiega quali sono i punti vincenti dell'idea: "Tutti sanno che le vicissitudini della proprietà dell'Inter sono ondivaghe e i tifosi sono preoccupati. I tifosi, a differenza di presidenti e giocatori, non possono cambiare squadra; partendo da questa certezza si è mosso un po' tutto. Penso sia utopistico vedere i tifosi proprietari dell'Inter, però vedremo che percorso avrò questa iniziativa. Vogliamo far sentire all'interno della società la voce dei tifosi. Se ce la faremo? Sì, perché l'Inter per storia è la squadra più innovativa. Siamo stati i primi a vincere il Triplete, saremo i primi ad avere l'azionariato popolare".

Ma i tifosi soci non hanno paura che il loro impegno economico non diventi un finanziamento per la proprietà attuale o futura e di entrare in un progetto in rosso? "Questo fa parte della follia dell'azionariato popolare. L'Inter si occupa di una delle cose più folli dell'essere umano; è vero che rischiamo di essere finanziatori di un debito ma proprio perché siamo preoccupati del fatto che la famiglia Zhang possa essere costretta a smantellare i sogni. Noi utopisticamente vorremmo contribuire a raggiungere una stabilità nell'irrazionale".

Sull'eventualità di entrare nelle decisioni più importanti del club, ad esempio quelle legate al mercato, Poretti aggiunge: "Un proprietario ha il diritto e il dovere di dire la propria, anche se vengono delegate diverse funzioni. Io lascerei fare Beppe Marotta, del quale ho una stima immensa e non ha mai sbagliato. E poi, vuoi mettere 50mila tifosi che mettono becco nel calciomercato? Sarebbe un casino, meglio lasciar fare Marotta che sa fare questo lavoro benissimo e ogni notte prego perché non ci abbandoni; e Simone Inzaghi del quale sono già innamorato. Andiamo avanti fiduciosi".
Sezione: News / Data: Ven 09 luglio 2021 alle 21:49
Autore: Christian Liotta
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