"Chi guarda al primo posto dell’Inter come a quello di Fabio Volo nella classifica dei libri cominci a distendere le rughe del naso. Per quel che ha fatto finora, unica imbattuta, l’Inter sta dove deve stare". Questa la sentenza pronunciata da Luigi Garlando nell'articolo d'analisi per la Gazzetta dello Sport. "Magari - prosegue il giornalista - non vanta i raffinati automatismi di gioco del Napoli, rodati da due anni abbondanti con Sarri; e non ha la personalità d’acciaio che ti lasciano 6 scudetti vinti, né una panchina che ti consente di giocarti Cuadrado o Mandzukic a partita in corso. Ma l’Inter di Spalletti non è più solo fisicità e organizzazione. Non è più una truppa ruvida capace di difendere fino alla morte un 1-0. Non basta più la sola parola «solidità» a riassumerla. Sta diventando un’altra cosa, è in evoluzione da farfalla. Facciamo pure la tara delle assenze del Chievo, ma il 5-0 di ieri smentisce la letteratura recente sulla «pazza Inter». Tipico dei nerazzurri steccare una partita tanto attesa o complicarla con epiloghi tachicardici. Ieri sul 4-0 Spalletti se l’è presa con uno della panchina che tardava la ripresa del gioco. Gestione serena e autoritaria del vantaggio, assatanata ricerca del gol, 32 tiri: una rivoluzione. In passato eccellenti individualità si perdevano, contagiate dalla mediocrità del contesto. Ora Santon e Ranocchia, sbucati da un tunnel, mettono piede in squadra e fanno un figurone, perché il contesto è virtuoso e le nuove conoscenze apprese danno sicurezza a tutti. Non c’è squadra che sia migliorata più dell’Inter da inizio torneo. Capolavoro di Spalletti che sta lavorando duro sugli incompiuti Dalbert, Joao Mario, Brozovic per rafforzare una rosa come i soldi cinesi, al momento, non sembrano in grado di fare. Le linee di gioco sono sempre più riconoscibili, il palleggio sempre più sicuro ed elegante. Soluzioni d’emergenza, come quella di Borja, abbassato ieri in regia per l’assenza di Gagliardini e Vecino, potrebbero aumentare ulteriormente la qualità: la palla in uscita arma molto meglio l’azione. Della velenosità di Icardi sappiamo. Se Perisic rinuncia alle sue pause ataviche, diventa padrone: nessuno ha la sua combinazione di tecnica ed esplosività atletica. E se sabato l’Inter supererà il crash-test dello Stadium, dopo aver passato quelli dell’Olimpico e del San Paolo (4 punti con Roma e Napoli), bisognerà guardare a Spalletti con occhi nuovi. Non è attrezzato come altri colleghi per lo scudetto, ma ha una squadra in volo verso la bellezza che riposerà nelle settimane di coppa e che al ritorno ospiterà a San Siro, mai così innamorato, Roma, Napoli e Juve". 

Sezione: News / Data: Lun 04 dicembre 2017 alle 16:42
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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