Col suo calcio rivoluzionario per l'epoca, fatto di zona e di un 4-3-3 per gli anni inedito, sul finire degli anni '80 ha portato in auge il Pescara. Con le prodezze di Sliskovic e Pagano e i colpi di classe di Junior, la formazione abruzzese riuscì nel 1988 ad ottenere una salvezza che nessuno aveva pronosticato alla vigilia ottenendo anche scalpi prestigiosi come quelli di Inter e Juventus. Fu così che emersero le qualità di Giovanni Galeone, tecnico di quella formazione spumeggiante, che poi in carriera avrebbe allenato squadre come Perugia, Udinese, Napoli e Como.

Nella sua carriera, però, avrebbe potuto esserci anche un passaggio all'Inter: per due anni di fila, infatti, si parlò di Galeone come possibile obiettivo per la panchina nerazzurra, e, come lui stesso ricorda a La Tribù del Calcio, "con Moratti ebbi anche un incontro. Anche se forse fui più vicino alla guida dell'Inter l'anno prima di quel dialogo. Poi, però, non se ne fece più nulla". Per Galeone c'è un rimpianto legato al mancato arrivo a Milano: "Cosa mi è mancato? La curiosità di capire cosa sarei stato capace di fare in una grande squadra, con tanti grandi calciatori. Gente che, si dice, sa solo creare problemi; però, per me, sono coloro che si credono grandi a crearne...".

Sezione: News / Data: Sab 04 febbraio 2012 alle 15:06 / Fonte: Premium Calcio
Autore: Christian Liotta
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