Analisi lucida quella che Gianluca Rossi pubblica sul suo sito. Senza troppi sogni e senza troppo fumo negli occhi.

"L'Inter è certamente più un cantiere aperto, rispetto alle rivali storiche, ma questo lo si sapeva anche prima del Trofeo Tim. Se non altro Gasperini ha dimostrato di non vivere il suo 3-4-3 come un dogma: a tratti la difesa si è uniformata alle esigenze tattiche del momento e Sneijder è tornato a fare anche il trequartista. Obi non sembra male ed è ancora presto per giudicare Jonathan. Alvarez ha numeri che non ha ancora mostrato, come forse Castaignos, ma sono tutti progetti prima che campioni.
Credo che il tecnico nerazzurro in questo momento stia anche sperimentando: la difesa a quattro i suoi la conoscono bene e imparare anche quella a tre può essere utile come alternativa di posizioni, prima ancora che come idea di gioco.
Per dare un giudizio vero sull'Inter che verrà è giocoforza attendere la chiusura del mercato. La domanda su chi possa sostituire Eto'o è malposta. Uno come lui non è sostituibile e vanno studiate tatticamente strade tattiche diverse per poterne fare a meno. E' per questo che l'idea Forlan a sensazione non mi dispiace. Il fatto che non sia più giovanissimo non è un problema, perché chi in tempi di prestiti e di parametri zero pensa che si possa ancora costruire una squadra che duri nel tempo ha una visione miope della situazione. Di questi tempi si è costretti a puntare su giocatori che possano ottenere risultati immediati, miscelandoli con giovani di buone speranze , ben sapendo che appena uno di questi dovesse rivelarsi un campionissimo, tra un anno il Barcellona di turno se lo porterà via come ha fatto con Sanchez.
Tra le verità di mercato che Moratti, magari sbagliando, non dice, ne ha però appena sparata una tremendamente vera: "Tutto il mondo ormai pesa la metà, il calcio è rimasto uguale..."
Poi ognuno è liberissimo di comunicare come crede o di abboccare all'amo che lo rende più felice. Così, dopo Aguero alla Juve, ecco Fabregas, Hamsik, Ganso, Schweinsteiger, Kakà e chissà quanti altri al Milan, malgrado la patrimoniale varata dal nostro Governo. Eppure, se la sera del 31 agosto tra le grandi novità della Serie A dovesse poi esserci solo Carlitos Tevez, l'unico top-player di valore mondiale, anche se non al livello di Eto'o, l'avrebbe comunque preso l'Inter. Chi vivrà, vedrà!"

 

Sezione: News / Data: Dom 21 agosto 2011 alle 10:07 / Fonte: gianlucarossi.it
Autore: Alessandro Cavasinni
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