Cari nemici e amici, la cosiddetta "lista della spesa" è il limite insormontabile alla presenza di Mourinho sulla panchina dell'Inter nella prossima stagione.
Pretendere Drogba (o addirittura Torres), Carvalho, De Rossi, Diaby, Vidic e Hamsik per figurare meglio in Champions è una di quelle pretese assolutamente insostenibili per una società italiana: soltanto il primo Abramovich potrebbe esaudire i desideri di Mourinho.
Ma Moratti non è Abramovich e soprattutto l'Inter non è "quel Chelsea",

Quindi tra il tecnico portoghese e l'Inter a fine stagione ci sarà un divorzio, forse consensuale visto che dei sei nomi fatti da Mourinho se ne arriverà uno (Diaby che l'anno scorso a gennaio poteva essere preso a undici milioni) sarà già tanto.
Mourinho ha spiegato a Moratti, nell'infuocato dopo Manchester, che era stato eliminato con la squadra dell'anno scorso e che quindi doveva considerarsi innocente.
Moratti è rimasto sorpreso visto che di quelli voluti da Mourinho in estate nessuno era stato impiegato all'Old Trafford.
Il tecnico portoghese in pratica ha detto: per vincere o essere competitivi in Champions servono questi giocatori e se me li prendete bene, altrimenti scordatevi l'Europa.
Mourinho ha le sue ragioni ma in casa interista (ad esempio Paolillo che a giugno aveva straparlato di appeal internazionale del portoghese) non sapevano le abitudini del tecnico che ogni anno ad Abramovich aveva fatto spendere un patrimonio?
E' chiaro che all'Inter per fare qualcosa di buono in Europa servono giocatori di prima fascia, ma è altrettanto chiaro che con i nomi fatti da Mourinho anche Del Neri con la sua Atalanta vincerebbe il campionato e in Europa farebbe una bellissima figura.
Ma all'Inter non esiste una struttura societaria visto che si premette a uno come Raiola di dire che Ibrahimovic per il momento resta e che Maxwell a fine stagione cambierà squadra al 100 per cento.
Il signor Ibrahimovic, che, per quel che riguarda il solo ingaggio, guadagna piu' di Cristiano Ronaldo, di Messi, di Gerrard e di Rooney, ha ancora un contratto sino al 30 giugno del 2013.
Raiola dice che vale 100 milioni, ma nessuna grande d'Europa l'ha mai cercato e le sue frasi sono un tentativo per far lievitare lo stipendio dello svedese.
E Maxwell è dell'Inter sino al 30 giugno 2010 quindi a fine stagione sarà la stessa Inter a decidere se cederlo o tenerlo e sicuramente non il giocatore.
A proposito di Maxwell c'è da dire che qualche settimana fa stava discutendo il rinnovo del contratto ma quando Raiola ha chiesto un quinquennale a cinque milioni netti a stagione, la società si è irrigidita.
E casualmente da allora Maxwell in pratica è fuori squadra.
Gli avranno consigliato: o firmi o non giochi più?
 

Sezione: News / Data: Sab 21 marzo 2009 alle 10:27 / Fonte: Tmw
Autore: Fabio Costantino
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