"L'Inter ha fatto una partenza inaspettata, ora confidiamo nel miglioramento del gioco. Apprezzo l’impronta di Spalletti che ha lavorato sulla testa dei giocatori e li ha valorizzati". Lo dice Riccardo Ferri intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Un pronostico?
"Partita difficile per entrambe. Il derby azzera i valori, ma l’Inter è leggermente favorita. Per il Milan è un bivio, Montella ha l’occasione di ribaltare la situazione. Non penso che ci saranno troppi gol, potrebbero vincere i nerazzurri 1-0 o 2-1".

Un pregio dell’Inter?
"Il senso di appartenenza che ha trasmesso Spalletti".

Difetti?
"Le distanze vanno registrate, ci vogliono più recuperi palla e più velocità nel farla girare. Col tempo può migliorare molto".

Il suo preferito?
"Borja Valero. Mi piace anche il tanto criticato D’Ambrosio: è duttile, ha fisico e carattere. E Skriniar, un top player".

Il derby che non dimentica?
"Quello di ritorno nell’89-90, vincemmo 3-1, la partita perfetta. Era il grande Milan di Sacchi. Proprio l’altro giorno ho visto un documentario con Van Basten, Gullit e Rijkaard: più il tempo passa e più quel ricordo rimane indelebile. Impressionante. Mi ricordo anche quello dell’autogol…".

Era il 20 dicembre 1987.
"Il derby più buio. Per uno come me, che ha sempre vissuto questa sfida con intensità sin dalle giovanili, che cominciavo a pensarci una settimana prima e non ci dormivo la notte, è stata dura. Fu un retropassaggio a Zenga che dopo 30 anni… non ha ancora condiviso le responsabilità. Se avesse chiamato la palla non l’avrei toccata di testa… Vabbè, fa niente, è passato".

Sezione: News / Data: Dom 15 ottobre 2017 alle 14:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport - Milano
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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