Caso Sneijder, l'avv. Pozzi: "Mobbing? Non è il caso"

Esistono i presupposti per una denuncia per mobbing di Wesley Sneijder verso l'Inter, ipotesi clamorosa ventilata nelle ore successive all'esplosione del caso legato al giocatore olandese? L'avvocato Matteo Pozzi, esperto di diritto sportivo, ridimensiona di molto questo genere di minacce: "La parola mobbing nel diritto al lavoro si applica a cose che ai nerazzurri onestamente non vedo fare. Io credo che il giocatore al massimo può restare nell'ambito sportivo e rivolgersi alla Figc".

Nessuna similitudine nemmeno col caso di Antonio Cassano alla Sampdoria: "Sono due cose completamente diverse, la Samp non faceva allenare Cassano per i motivi che tutti sappiamo. Sneijder invece si allena ma non gioca. E non dimentichiamo l'aspetto tecnico, Stramaccioni potrebbe non schierarle perché non è sereno. Una guerra tra le parti? Dipenderà dalle intenzioni della società, che vuole far firmare il rinnovo del giocatore. I danni per l'Inter sono essenzialmente a livello di immagine e poi a livello di mercato".