L’Under 21 di Gigi Casiraghi è a 90 minuti da un sogno che poco tempo fa sembrava irrealizzabile. Gli azzurrini dovranno, infatti,  difendere in Bielorussia il 2-0 firmato Mattia Destro e Stefano Okaka di venerdì a Rieti. E per poterlo fare l’ex attaccante della Juventus si affiderà allo zoccolo duro interista. Da Santon a Biraghi, passando per Bolzoni e Destro, tutti ragazzi cresciuti nel vivaio nerazzurro, sotto l’occhio vigile di Marco Branca (oggi di Piero Ausilio) e di Beppe Baresi, il padre calcistico di questi ragazzi. Davide Santon, ormai veterano dell’Under 21 e presto protagonista in nerazzurro ringrazia l’Inter, dice: “Innanzitutto all’Inter ho imparato l’educazione. Stare lontano da casa non è facile, ma all’Inter ho imparato tanto non solo sul campo, dove apprendevo sempre un qualcosina dai miei tecnici. Maicon è l’idolo dei terzini nerazzurri”. A Davide Santon si accorda anche Cristiano Biraghi: “L’Inter è un’esperienza di vita fantastica. Maicon? Ho tanta ammirazione per questo campione. Un modello”.

A chiudere il cerchio Francesco Bolzoni, oramai non più nerazzurro: “L’Inter è una scuola di vita. Ho appreso i valori dello sport, come il rispetto per gli avversari”. Mattia Destro invece ammette che all’Inter deve molto. I suoi modelli sono Ibra ed il Principe Milito,  proprio lui da cui ha preso il numero di maglia a Genova e forse in nerazzurro ne prenderà, un giorno non troppo lontano, l’eredità (pesante) dell’attacco. Ma per ora bisogna arrivare in Danimarca, via Bielorussia, con la Nazionale Under 21. Per il futuro (roseo) c’è sempre tempo.

Sezione: News / Data: Lun 11 ottobre 2010 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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