Come nasce il miracolo Pordenone? A questa domanda ha risposto il presidente neroverde Mauro Lovisa, intervistato dalla Gazzetta dello Sport nel giorno della sfida all'Inter. "Nasce dall’impegno e dalla volontà. Da una società che si struttura, con veri valori umani in cui crescono i giovani. Ora abbiamo anche la squadra femminile in B, l’ex Graphistudio. E poi circa quindici società affiliate. Abbiamo costruito questo centro, grazie soprattutto all’ex sindaco e ora vice presidente regionale Sergio Bolzonello che è un tifoso vero. Gli devo tanto, ma anche la nuova amministrazione ci segue".

Stasera in 4.500 a San Siro, alle vostre partite in casa al Bottecchia in duemila. Qualcosa non quadra.
"Quello di stasera è vissuto come un evento, stiamo diventando simpatici. Però spero che questo risultato in Coppa Italia faccia crescere l’entusiasmo. Abbiamo l’idea di fare uno stadio di proprietà e intanto ci trasferiremo a Fontanafredda (dal prossimo campionato, ndr)".

Cosa si immagina stasera? Lei giocava centravanti: una maglia di Icardi se la porterà a casa?
"Magari sì, ma andiamo a fare la partita, noi giochiamo sempre, abbiamo il pallino in mano. Ha visto come abbiamo giocato col Cagliari? Abbiamo vinto noi eh...".

Sì, con l’Inter sarà più dura.
"Ma noi proveremo a creare. Berrettoni è il nostro Di Natale, se gioca bene fa la differenza e occhio alla personalità di Burrai in mezzo e a Magnaghi davanti. Da loro mancherà Icardi, a noi manca Gerardi".

Chi stima nell’Inter?
"E’ una grande squadra, ma ho sempre stimato su tutti Javier Zanetti. Il piacere vero sarà incontrare proprio lui. Poi se vinco ribadisco che torno a casa a piedi".

Sezione: L'avversario / Data: Mar 12 dicembre 2017 alle 11:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print