Terminato il match contro l'Inter, Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, si sofferma davanti alle telecamere di DAZN per un'analisi a caldo sulla sconfitta rimediata dalla Dea sotto la pioggia del Gewiss Stadium di Bergamo: "Ce la siamo giocata alla pari, forse abbiamo fatto qualcosa più noi. Abbiamo avuto difficoltà a inizio ripresa, ma noi dobbiamo rimproverarci poco oltre all'imprecisione negli episodi, come quelli del finale. Dobbiamo anche dare merito all'Inter: quando gli lasci un attimo ti può castigare, il gol di Lautaro è veramente... in mezzo a 2-3 di noi, alla fine ha fatto la differenza". 

Che indicazione si porta a casa?
"Se lasciamo perdere il risultato ci sono cose buone in questa partita, abbiamo concesso poso a una squadra forte come l'Inter. Questo ci deve dare energia, anche se quando perdi c'è delusione, ma potremmo tarne forza per il proseguo del campionato". 

Fino al rigore l'Inter è stata annullata, ma quell'episodio ha cambiato anche l'inerzia psicologica. Quale è stata la lettura per il cambio tattico?
"Il cambio era già in previsione, soprattutto in caso di svantaggio avendo cambi importanti in attacco. Teoricamente poteva essere più rischioso, ma il rigore è vero che ha cambiato la nostra partita psicologicamente con quei 10' di sbandamento fino al raddoppio loro. Dopo il 2-1 siamo ripartiti forte, con tanti giocatori in avanti, loro erano più imprecisi in difesa e abbiamo solo sfiorato il gol quando l'inerzia era dalla nostra parte. Questo è il rammarico, ma quando fai questa prestazione contro una squadra forte non puoi essere rammaricato".

Cosa l'ha fatta arrabbiare nel rigore?
"Un po' polli noi in questo episodio, dobbiamo saperci fermare. La cosa che mi ha fatto arrabbiare era una decina di minuti precedenti che sono partiti un paio di falli consecutivi contro di noi, probabilmente dopo un fallo non dato su Dimarco che sicuramente c'era, anche se fuori area. Da lì son state una serie punizioni continue e non mi è piaciuto, ma non c'entra con il rigore. La gara è stata combattuta e corretta da tutte e due le squadre". 

Alla fine hai messo dentro Muriel e De Ketelaere, dove li vedi a livello tattico?
"De Ketelaere rimane un attaccante, più gioca vicino alla porta e più ha la possibilità di fare giocate positive. Lontano dalla porta diventa normale, vicino è più efficace. Ha messo qualche buona palla, è entrato pochi minuti e non va giudicato. Muriel è più esplosivo, ha messo un paio di cross e su uno Hateboer è rimasto sorpreso. Anche Scamacca è andato bene, Lookman è stato difficile da marcare: se migliora la qualità di passaggio può fare bene. Siamo soddisfatti, dobbiamo avere fiducia per il proseguo del campionato". 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 04 novembre 2023 alle 20:44
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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