A tutto Javier Zanetti. Dopo la vittoria ottenuta contro il Chievo Verona, il capitano dell'Inter si è soffermato ai microfoni di ESPN. Una lunga intervista, nella quale vengono trattati tanti temi. Si parte dal suo stato di forma attuale. Ecco le parole scovate da FcInterNews.it: "Io sto bene - spiega Pupi -, mi preoccupo sempre di sentirmi utile e i miei compagni mi fanno sentire importante. Essere rimasto per tanti anni in questo club è veramente importante per me, mi identifico con l'Inter, è una squadra a cui tengo veramente tanto. Sono il capitano e ho anche responsabilità. Quando sono arrivato qui per me era importante per far conoscere le mie qualità, perché ho avuto questa possibilità e sinceramente la prima cosa che mi passò per la testa era quella di sfruttare questa chance".

Ma cosa spinge un calciatore del suo carisma a rimanere tutta la carriera con la maglia dell'Inter? "Sono sempre rimasto ambizioso, ho avuto la possibilità di andare in un altro club di un altro paese (Real Madrid, ndr), ma ho preferito rimanere qui. La testa è fondamentale per un calciatore, ma anche allenarsi, stare con i miei compagni, giocare, è tutto importante. Il fisico mi ha aiutato tanto per la mia carriera, e quando smetterò rimarrò sempre all'Inter, con un altro ruolo".

E quale sarà allora il ruolo che Zanetti ricoprirà, nel giorno del suo addio al calcio? "Certamente non farò il direttore tecnico, certamente no - ride -. Rimarrò vicino alla squadra, un ruolo con grande responsabilità perché voglio sentirmi utile per questa squadra così come mi sento importante in campo". 

Non manca il capitolo dedicato alla Nazionale: "E' una buona squadra, Sabella ha creato un buon gruppo. E' sempre nel mio cuore, se Alejandro avesse bisogno di me sa che io ci sono. Almeyda, Veron e Simeone? El Cholo l'ho sentito, siamo amici, gli ho fatto davvero i complimenti per ciò che sta facendo all'Atlético Madrid, veramente un grande lavoro e conosco il modo di lavorare che ha. Veron adesso è dirigente del club che ama, l'Estudiantes, sono tutte cose importanti per chi ha avuto una carriera in Europa". 

Chiosa finale dedicata a Samuel: "Walter è uno degli amici che mi ha dato il calcio. Io lo stimo come difensore, come uomo in campo e fuori, per la sua personalità. Spero che rientri il prima possibile e ci aiuti per il finale di questa stagione. Da questo club sono passati tanti argentini, è veramente un orgoglio anche perché quasi tutti hanno lasciato il segno". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 14 febbraio 2013 alle 08:00
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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