Passo indietro. L'Inter pareggia al 'Carlo Castellani' di Empoli contro una squadra, quella di Maurizio Sarri, in grado di tenere il 'pallino' del gioco per tutta la gara, o quasi. Nerazzurri in difficoltà che non mostrano lo champagne che ha ubriacato Gian Piero Gasperini nel turno precedente, ma anzi rischiano grosso contro la verve dei toscani. Serie abbordabile di partite che non parte nel modo migliore e ora occorrerà ripartire immediatamente contro il Torino, il primo round di un girone di ritorno in cui l'Inter proverà ad accelerare nella scalata verso la Champions League.

CONTINUITA'... MANCATA - Componente fondamentale, nel calcio come nello sport in generale. La differenza tra squadra 'pronta' e da work in progress, quella che evidentemente l'Inter è ancora. L'X di Torino contro la Juventus e quella di Empoli hanno peso specifico nettamente diverso e se da una parte è stata applaudita una squadra che nel secondo tempo dello 'Stadium' ha dettato legge contro la rosa più forte del campionato, dall'altra doveroso criticare un match scialbo, mal giocato contro un avversario di medio-bassa classifica. 90' che dovranno far riflettere, perché la terza piazza passa soprattutto da questi punti. La continuità però si raggiunge con il tempo e forse sarebbe troppo chiedere a coach Mancio di arrivare a tanto in così poco tempo. Meglio essere più equilibrati e se a fine marzo-inizio aprile il Biscione dovesse essere nelle zone che contano, vorrà dire che i meccanismi saranno stati perfettamente 'oliati' e i nuovi avranno dato una grande mano a tutti.

PROFE-NO - Nuovo, invece, lui non lo è. AAA cercasi vero Hernanes, il mago che a Roma sponda biancoceleste ha insegnato calcio tra magie e colpi da maestro. Non quello arrivato a Milano un anno fa e che fatica a vestire i panni da top player, quelli che la società gli consegnò strappando l'ok di Lotito. Mancini gli dà ancora fiducia, nonostante una condizione fisica latitante, tenendo un certo Mateo Kovacic in panchina. 'Che succede?', verrebbe da chiedersi. Evidentemente il rebus tattico che lo riguarda non è ancora stato risolto e ora l'augurio è che il brasiliano di Recife possa essere il terzo acquisto 'interno' dell'Inter: Vidic ha già risposto, Guarin ci sta provando, e nonostante l'anarchia che gioca a suo sfavore offre sempre grinta e personalità da veterano. 'Non c'è 2 senza 3', dice un famoso proverbio. Hernanes, ora tocca a te.

SALVAT... O IL SOLDATO VIDIC - 'Salvate il soldato Ryan', titolava il proprio capolavoro da Oscar Steven Spielberg nel lontano 1998. Calcisticamente parlando, Roberto Mancini ha fatto lo stesso. Ha salvato, anzi, ha recuperato il soldato Vidic. Dopo la super prova contro il Genoa, ecco la replica contro l'Empoli. Si vociferava di un Mancio irritato per il mancato arrivo di Nastasic (che ha sposato il progetto dello Schalke 04), ma forse si è subito ricreduto facendo di necessità virtù: il 'nuovo' difensore è in casa, quello chiamato a trascinare un reparto in cui il leader può e deve essere proprio lui. 'Salvate il soldato serbo'... RM ci è riuscito.

HUGO IL TATTICO - L'ordinato. Hugo Armando Campagnaro da Córdoba cala il tris e porta a casa la terza gara convincente consecutiva. Il risultato di una strana metamorfosi, partita con la maglia da titolare cucitagli su misura da Walter Mazzarri, salvo poi vedersela sfilare proprio dal suo ex mentore. Mercato, rumors e addio vicino, soprattutto dopo l'arrivo di Mancini che - secondo i maligni - mai si sarebbe affidato a un giocatore quasi out da Appiano Gentile. Invece l'ex Napoli pare aver scoperto una seconda giovinezza e nel nuovo 4-2-3-1 tutto 'pepe', fantasia e calcio offensivo il ruolo di terzino destro di copertura sembra il suo habitat naturale. Ben venga, quindi, l'Hugo tattico di questo 2015.

PRENDERE IL TORO PER LE CORNA - Ripartire, subito. Mai modo di dire fu più azzeccato: domenica prossima l'Inter ritroverà i propri tifosi dopo l'ondata di entusiasmo contro il Grifone e per non perdere ulteriore terreno nella già difficile scalata Champions League il Torino del sempre bravo Ventura dovrà essere domato, senza 'se' e senza 'ma'. Il Biscione contro il Toro, il girone di ritorno dei Mancio-boys parte da qui.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 18 gennaio 2015 alle 08:00 / Fonte: Empoli (FI) - Dall'inviato allo stadio Carlo Castellani
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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