L'Inter mette la freccia in classifica e supera il Milan issandosi al terzo posto dopo un derby di Milano ricco di emozioni vinto 3-2. Al termine del tour di interviste con le varie tv, Luciano Spalletti fotografa così il match anche in conferenza stampa: 

Un'ora di calcio perfetto, poi il cuore e la grinta per gestire il risultato: una svolta?
"Scelte perfette perché le avrebbe fatte anche lei, per cui sono venute da sole. I giocatori l'hanno interpretata bene non lasciandosi intimorire da quello che era successo precedentemente e da quello che era stato detto su di loro in questi due giorni. Bisogna comportarsi da professionisti veri andando a fare delle analisi corrette. Come si diceva, serve tutto il tempo per analizzare le cose fatte bene e male: dopo mezzanotte quello che ho preso ho preso, ciò che ho capito lo porto nella gara successiva. Ma non mi porto tutto, è troppa roba e poi viene a mancare la lucidità. Stasera si sono comportati da giocatori che hanno quella qualità lì, ora me lo aspetto sempre: questa è la prova che evidenza che ce l'hai. E' un lavoro mentale, per cui faccio i complimenti ai ragazzi per aver vinto un bellissimo derby. Bello vedere tanta gente allo stadio che vuole divertirsi, questo è lo spirito: la città di Milano deve essere orgogliosa". 

Si è visto grande attaccamento stasera.
"A volte ci sono delle cose che si mettono di traverso e non vanno come vorresti neanche a pagarle. Però poi l'atteggiamento deve essere quello corretto, i ruoli sono fondamentali: contro l'Eintracht c'era gente che voleva fare bene tre ruoli e non ha fatto bene neanche il suo. Siamo 11 giocatori forti, poi accanto ne hai un altro che deve fare bene altrimenti si fa confusione. Stasera le distanze sono state giuste, e siamo stati bravi a trovare il blocco di squadra sulla trequarti dove loro hanno tanta qualità: Gattuso l'ha pensata bene. E' stata comunque una gara difficile perché il Milan ha tante soluzioni". 

La partita si è messa bene all'inizio, giovedì lamentava l'approccio sbagliato.
"Poteva andare anche meglio all'inizio perché se Vecino non la manda alta nella seconda occasione... Però è vero che la partita l'abbiamo cominciata con personalità nel tentativo di andare a prendere la metà campo. Io dico due-tre cose come direbbero altri tecnici: la differenza la fa la qualità dei giocatori. In questi giorni dovevamo usare una battuta sull'analisi di quello che è stato, poi trovare quelle cose per far credere ai giocatori le loro capacità. Ho fatto vedere la gara dell'andata, c'erano solo tre giocatori diversi - Icardi, Nainggolan e Vrsaljko -: la squadra aveva le potenzialità di rifare quella partita". 

Ti sembra normale l'espulsione tramutata in ammonizione a Conti? E a te cosa è successo quando sei stato allontanato dall'arbitro?
"A volte dalla panchina si vede male, ma mi era sembrato un fallo a gamba tesa, poi è giusto che lo vadano a vedere, probabilmente ho sbagliato. Sono stato marcato a uomo e me l'ha portata via d'anticipo". 

Sono stati tre giorni pesanti...
"Ho detto di portare il derby di Milano al Duomo come si fa a Firenze: lì si gioca in costume. Poi sono andato a prendere il Cenacolo, doveva essere l'ultimo derby che giocavo... Mi sa che se ne fa un’altra di ultima cena. Nainggolan negli spogliatoi per festeggiare? Negli spogliatoi sono venuti in tanti a dividere i soldi dentro il salvadanaio, vengono tutti". 

VIDEO - TRAMONTANA IMPAZZISCE: IL DERBY E' NERAZZURRO

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 17 marzo 2019 alle 23:18 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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