Samuel Eto’o è stato senz’altro il fiore all’occhiello della grande campagna acquisti attuata dall’Inter nell’estate 2009, ma per un motivo o per l’altro, il camerunese non sta riuscendo ad esprimersi ed a ripetere i livelli mostruosi di Barcellona. Certo, a Samuel vanno date tutte le attenuanti del caso; in Italia non è facile adattarsi, anche per i grandi campioni, abituati a sistemi di gioco diversi. Nonostante ciò l’ex Barça si è comportato sempre da grande professionista, sacrificandosi per il bene della squadra in rientri e coperture da terzino, ed accettando di giocare in una posizione molto più arretrata di quanto facesse in Catalogna, dove aveva il compito di sbattere dentro il pallone. Detto ciò 10 gol in Italia non sono certo pochi, soprattutto se ancora la condizione fisica non è quella ottimale, in una squadra come l’Inter, allenata da Josè Mourinho che non guarda in faccia nessuno e fa giocare solo chi è al massimo della forma. Lo Special One, d’altro canto, è stato chiaro dicendo che al suo ritorno Samuel non avrebbe trovato un tappeto rosso ad accoglierlo.

I numeri di inizio 2010 parlano chiaro: Milito 5 gol, Pandev e Balotelli 3 gol, mentre Samuel non ha ancora timbrato il cartellino, una situazione paradossale per un grande interprete dell’aria di rigore come lui, soprattutto se è in corsa per il miglior giocatore africano del 2009, con l'altro bomber Drogba (ironia della sorta ci sarà proprio l'ivoriano sulla strada dell'Inter mercoledi prossimo). L’Inter quindi attende il ritorno di questo campione, un campione che nelle situazioni ‘Do or die’ non ha mai fallito, risultando sempre decisivo per i successi del suo Barcellona, soprattutto con due gol nelle due finali di Coppa Campioni del 2006 e del 2009, successi che lo stesso Eto’o ha detto di voler ripetere con l’Inter; prima però c’è il Chelsea, a qui ha promesso il gol, e se lo dice un uomo di parola come lui, i tifosi nerazzurri dormono sonni tranquilli.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 17 febbraio 2010 alle 20:50
Autore: Alberto Casavecchia
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