Poche sorprese nei due undici di Milan e Inter che dopo i quattro derby della scorsa stagione tornano a sfidarsi a San Siro per la quinta giornata di Serie A. Nel 3-5-2 dei nerazzurri, Inzaghi in attacco punta sul tandem argentino con Correa preferito a Dzeko per affiancare Lautaro. In porta il capitano Handanovic, in difesa recupera Bastoni che forma lo scudo con Skriniar e De Vrij. A centrocampo confermato il quintetto sceso in campo martedì sera contro la Cremonese, con Dumfries e Darmian sulle corsie, Barella, Brozovic e Calhanoglu in mediana. Dall'altra parte, solito 4-2-3-1 per Pioli, che sulla trequarti schiera Messias, De Katelaere e Leao alle spalle dell'unica punta Giroud.
Fase di studio nei primi minuti con l'Inter che rinuncia al pressing e mantiene corta la distanza tra i reparti, non concedendo inizialmente chance di affondo ai velocisti del Milan. La squadra di Pioli fa circolare il pallone tramite la linea difensiva nel tentativo di fare uscire l'avversario, ma ha difficoltà a trovare sbocchi. Al 12' la prima chance per i nerazzurri che con Brozovic e Barella creano la superiorità sulla trequarti contro Tonali e Bennacer, a destra spunta Dumfries che scarica di nuovo per il croato, ma il tiro a botta sicura trova la deviazione in corner. Sull'altro fronte Leao ha la meglio nell'uno contro uno con Skriniar e sul pallone messo in area Bastoni in anticipo su De Ketelaere sfiora l'autogol colpendo la traversa. Un minuto dopo è ancora il brasiliano a sfidare Skriniar, che forse intimorito dalla velocità stavolta gli concede lo spazio per il tiro a giro su cui deve distendersi Handanovic per parare. Al 21' è lo stesso portiere sloveno a dare il via all'azione tutta centrale: da Correa a Lautaro che fa da boa a metà campo, mentre Brozovic sguscia via a De Ketelaere e si lancia verso l'area, palla di nuovo al Tucu e quindi di prima per il 77, che approfittando delle marcature a uomo della difesa rossonera si invola indisturbato verso la porta e batte senza difficoltà Maignan. Al 29' l'Inter si fa male da sola nell'uscita dal basso, con Calhanoglu che sbaglia il passaggio in orizzontale per De Vrij, riconquista palla Tonali che manda subito in porta Leao, Skriniar non fa in tempo a chiudere e vede il mancino di prima del brasiliano insaccarsi all'angolino. Il pari fa bene al Milan che si trova davanti un'Inter più lunga e sbilanciata. Comincia un'altra partita. Brozovic deve giocarsi fallo dal limite e ammonizione intervenendo da dietro su De Ketelaere, mentre la diga rossonera funziona soprattutto grazie a Tonali, protagonista nel ribaltare l'azione da difensiva a offensiva e accompagnato negli affondi sulla sinistra da Hernandez. Il duello con un impalpabile Barella alla fine sarà stravinto.
Alla ripresa il match è più equilibrato, con l'Inter che costruisce dalle corsie e torna a riaffacciarsi in avanti, ma al 54' sulla rimessa laterale di Hernandez una dormita generale della difesa porta al 2-1 rossonero di Giroud: Leao servito a sinistra non trova opposizione da Dumfries, Barella e Skriniar, palla al centro per il 9 francese che viene dimenticato da De Vrij e gira con il mancino in porta siglando il vantaggio. Sei minuti dopo si ripete la combinazione fra Giroud e Leao, stavolta con sponda del francese sul lancio dalle retrovie e il brasiliano che dopo aver aggirato palla al piede De Vrij e Bastoni firma la doppietta che vale il 3-1. Inzaghi corre ai ripari con le prime tre sostituzioni: entrano Mkhitaryan, Dimarco e Dzeko al posto di Barella, Bastoni e Correa. Nel Milan fuori De Ketelaere, in campo Brahim Diaz. La scossa nell'Inter arriva proprio grazie ai cambi: a sinistra Mkhitaryan serve nel corridoio Darmian, l'ex United scappa a Calabria e riesce a servire in area Dzeko che beffa Tomori e di prima timbra subito il cartellino. Il Milan sembra in deficit di energie (Maignan decisivo in parata sul colpo di testa di Lautaro) e allora Pioli si gioca le carte Saelemaekers e Origi al posto di Messias e Giroud, poi Kjaer e Pobega per Tonali e Calabria, mentre le ultime mosse di Inzaghi sono Gosens e D'Ambrosio, fuori Darmian e De Vrij. I rossoneri passano alla difesa a tre con il neo entrato Kjaer che si schiera al centro, affiancato da Tomori e Kalulu, mentre Saelemaekers ed Hernandez stazionano sulle corsie. La resistenza regge fino all'ultimo e non sbanda mai di fronte a un'Inter che con il passare dei minuti ha visto spegnersi la scintilla seguita al raddoppio. Finisce 3-2 in favore della squadra che è riuscita a capitalizzare maggiormente le sue occasioni (conclusioni 21 a 16 per il Milan, 5 pari quelle nello specchio), dominando i duelli in difesa e soprattutto in attacco, venendo agevolata dalle clamorose disattenzioni degli avversari. Mattatore della sfida con una doppietta e un assist Leao, che a sinistra ha un altro passo rispetto a Skriniar e compagni, mentre Giroud torna a essere un incubo per la difesa dell'Inter e, come lo scorso anno, per un irriconoscibile De Vrij.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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