James White, Director of Commercial Strategy di F.C. Internazionale, si concede in una lunga intervista per il sito della International Football Business Institute nella quale spiega quella che è la strategia del club nerazzurro per quel che riguarda il business aziendale: "A differenza di una multinazionale che deve decidere in quali settori e in quali industrie deve intraprendere i propri affari, noi ne abbiamo solo uno. Siamo una società calcistica e come tale, da un punto di vista aziendale, l’obiettivo è quello di essere sicuri che l’Inter ritorni dove tutti diciamo dove deve essere e dove le appartiene, il che vuol dire essere nuovamente competitivi al vertice della Serie A. Quindi, sul piano locale pesa molto essere parte del giusto mix durante la stagione in termini di lotta per il titolo, ma anche il ritorno in Europa. Siamo uno dei club che ha avuto il privilegio di vincere le principali competizioni europee, nel 2010 abbiamo vinto il Triplete e poi il Mondiale del Club. Questo succedeva sette anni fa, poi abbiamo avuto alcuni anni sulle montagne russe dentro e fuori la prospettiva sportiva, eravamo il club numero uno nel mondo e penso che è dove vogliamo tornare a essere".

White aggiunge: "Abbiamo visto come negli ultimi anni all’Inter molte cose siano cambiate dal punto di vista della proprietà. Abbiamo notato le conseguenze naturali dell’avere una società in grado di reggersi sulle proprie gambe. L’Inter è un club italiano ma il presidente è indonesiano e la maggioranza del club è in mano a un gruppo cinese. Abbiamo nel nostro club italiani, cinesi, britannici e americani, quindi la cultura aziendale si sta evolvendo. Siamo veramente Internazionale".

Si parla anche del rapporto con Nike: "Loro sono il nostro sponsor tecnico, con loro lavoriamo a stretto contatto da diversi anni, prolungando il rapporto nel 2013. È una partnership a lungo termine che riconosce l’importanza di avere partner strategici forti in certe categorie chiave. Trascorriamo molto tempo con Nike in un paio di aree, quella dei loro diritti di sponsorizzazione legati all’Inter, ma li supportiamo anche per quel che riguarda tutti i prodotti relativi all’Inter che intendono lanciare, prima di tutto per il materiale tecnico ma anche per il licensing. È una partnership molto forte".

Altro legame di lunghissimo corso è quello con Pirelli: "Sono nostri partner già da oltre 20 anni, è una delle sponsorizzazioni in corso più lunghe della storia dello sport. Parte da due amici come Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera che, seduti insieme in un bar, decisero che avrebbero lavorato insieme. È davvero bello vedere che nonostante tante cose siano dovute cambiare, resista quella continuità di un partner che è stato con noi dall’inizio ed è ancora al nostro fianco. È una cosa molto importante”.

La grande novità di casa Inter è l’avvento del gruppo Suning: "Hanno rilevato il club un anno fa; insieme alla loro ambizione di riportare l’Inter davvero in alto, hanno portato anche cose importanti per quella che chiamiamo corporate strategy. Oltre alla loro vision e alla loro ambizione, hanno portato importanti risorse, una in termini di popolarità che nutrono in tutta la Cina come dimostrano i Suning Plaza o i megastore, oltre alla loro struttura online. Ciò significa che la nostra credibilità e la nostra abilità di raggiungere i nostri fan in Cina è aumentata in maniera enorme e abbiamo il dovere di sfruttarla. Poi, dal punto di vista finanziario, hanno risorse che ci consentiranno di effettuare gli investimenti che ci servono sul piano sportivo. Già l’anno scorso, dopo poco tempo dal loro arrivo hanno speso la parte più importante di 100 milioni di euro in giocatori e continueranno a investire in estate. Questo è davvero entusiasmante".

Chiosa sul suo rapporto con l’Inter: "Non me l’aspettavo questa domanda… Sono all’Inter da due anni e mezzo, prima ero al Manchester United. Per la maggior parte del tempo il mio ruolo è stato ibrido e naturale. Ho lavorato trasversalmente in tutti i settori dell’area commerciale del club nell’elaborare tutti i processi e i compiti del dipartimento. Ora continuo questo tipo di lavoro per assicurarmi che le diverse sezioni procedano in maniera armoniosa perché ci sono diverse sezioni. Devo anche assicurarmi che le unità esistenti funzionino come dovrebbero. Ho anche la responsabilità da manager per i nostri tour d’affari: quando la prima squadra è impegnata all’estero, c’è anche una componente commerciale e di conseguenza una fase operativa".  

Sezione: Focus / Data: Ven 16 giugno 2017 alle 22:55
Autore: Redazione FcInterNews.it
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